Giovedì 16 Maggio 2024

Una maxi cordata cinese per il Milan: "Un miliardo da cinque colossi"

Secondo l'agenzia di stampa Xinhua, sarebbero 5 le società che compongono la cordata, con a capo Lee, interessata alla scalata del club rossonero. Metà della somma arriverebbe attraverso un finanziamento collettivo. Il thailandese Bee resta l'alternativa

Richard Lee in tribuna a San Siro con Silvio Berlusconi (Ansa)

Richard Lee in tribuna a San Siro con Silvio Berlusconi (Ansa)

Pechino, 9 aprile 2015 - Un crowfunding dalla Cina per raccogliere almeno un miliardo di euro necessari ad acquistare il Milan.  Lo riporta l'agenzia Xinhua, che cita come fonte Fu Yixiang, vicepresidente della Camera di commercio italo-cinese: "Un consorzio formato da diverse grandi aziende pagherà la metà del miliardo di euro, mentre l'altra metà sarà ricavata tramite crowdfunding, con le azioni che dovrebbero costare l'una non più di 10.000 yuan (circa 1.600 dollari)",

LE CINQUE CORDATE - Secondo Fu Yixiang cinque società sono collegate ad una possibile acquisizione del club rossonero. Quattro hanno base in Cina e fanno parte di un'unica cordata che fa riferimento a Richard Lee: il colosso delle bevande Wahaha di Mr. Zong, il gruppo immobiliare Wanda di Jianlin, il gigante delle telecomunicazioni Huawei e la compagnia specializzata in e-commerce Alibaba  di Jack Ma. La quinta è una società thailandese e fa capo a Bee Taechaubol, ha spiegato Fu, secondo cui che nessuna società è disposta a pagare individualmente un miliardo di euro per il club  "per cui il crowdfunding è l'unica strategia".

"BERLUSCONI VUOLE VENDERE" - Le indiscrezioni su una possibile trattativa avviata dal miliardario di Hong Kong Richard Lee si sono rincorse dopo che è stato avvistato con l'attuale proprietario del club rossonero, Silvio Berlusconi, la scorsa settimana. "Ci sono un sacco di voci come questa ogni giorno - ha dichiarato Fu - Berlusconi vuole vendere il Milan, questo non è un segreto. La questione è che non c'è unanimità all'interno della sua famiglia su quando vendere. Qualcuno vuole farlo il prima possibile spiegando che la società è sull'orlo della bancarotta mentre altri preferirebbero tenere il club fino a quando la costruzione del nuovo stadio sarà completata, in modo da chiedere una cifra più alta. Se i fondi cinesi possono assicurarsi la proprietà del club, non sarà difficile fare profitti nel lungo termine".