Martedì 7 Maggio 2024

Milan, Berlusconi scarica Mihajlovic e punta Di Francesco

Il ko al Mapei Stadium fa dire addio alla Champions. Il serbo può salvarsi se vince la Coppa Italia

Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi, Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic (Ansa)

Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi, Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic (Ansa)

Milano, 8 marzo 2016 - Quando Sinisa Mihajlovic ha deciso di schierare Mario Balotelli come spalla di Bacca al Mapei Stadium sapeva di correre un bel rischio e di giocarsi parecchio credito. Scommessa persa. Terzo posto andato, Berlusconi furioso e la panchina del serbo con il destino segnato. Il presidente era stato chiaro («non possono giocare insieme, sono due prime punte»), ma, con poche alternative, il tecnico ha osato. Gli è girata male, fiducia tradita dall’ennesimo fallimento di Balotelli, e ora per salvare il suo posto di lavoro deve per forza vincere la Coppa Italia.

Altrimenti il 22 maggio sarà esonero e il Milan finirà per scegliere il quinto allenatore in tre anni. Ma chi potrebbe sostituire Mihajlovic? Berlusconi, che domenica ha assistito alla partita con la figlia Barbara, è rimasto ammaliato dal Sassuolo e dalla mentalità del mister, Eusebio Di Francesco. Progetto ricco di giovani, per di più italiani come piace al presidente, grande organizzazione e mentalità offensiva, pronipote di Zeman.

«Le voci sul Milan gratificano - spiega con un pizzico di orgoglio il tecnico neroverde. Si vede che sto facendo un buon lavoro. Io penso al Sassuolo a cui sono legato da un contratto, ma è ovvio che tale ambizione ci debba essere». Con Conte destinato al Chelsea, l’alternativa è una vecchia conoscenza: la serietà con cui Roberto Donadoni ha affrontato il crac Parma e la metamorfosi con cui ha ribaltato il Bologna lo mettono in lista, come è nel mirino Unai Emery, tecnico del Siviglia e mago di Europa League.

INTANTO Barbara Berlusconi - con Umberto Gandini e Elisabetta Ubertini - è volata a Nyon per un vertice con alcuni dirigenti Uefa: i 91 milioni di rosso nel 2014 e gli 85 milioni investiti sul mercato estivo hanno fatto drizzare le orecchie all’organo di controllo del calcio europeo che ha chiesto chiarimenti. La Lady rossonera ha presentato un piano di rientro su base triennale così da evitare eventuali sanzioni per le norme del Fair Play Finanziario e dimostrare la sostenibilità economica del club.