Maradona "Mano de Dios" ai Mondiali 1986 (Alive)
Roma, 30 ottobre 2015 - La Mano de Dios è sempre sulla bocca di tutti. Il mondo del calcio festeggia Diego Armando Maradona. Compie oggi 55 anni il 'Pibe de Oro', che da sempre contende lo scettro di giocatore più forte di tutti i tempi a Pelé. Il 'numero 10' per eccellenza, capace di entusiasmare i tifosi regalando magie da fuoriclasse puro.
Un giocoatore inimitabile, genio del pallone in campo, asservito a troppi demoni fuori. L'argentino è la sintesi vivente di uno sport che a tutte le latitudini è capace di acuti e baratri unici e per questo infiamma sempre tanti cuori.
La Mano de Dios. La leggenda di Maradona, nato a Lanus, quartiere di Buenos Aires, il 30 ottobre 1960, è legata indelebilmente al Mondiale 1986, dove trascinò l'Argentina al titolo e segnò all'Inghilterra, nei quarti, quello che è considerato ancora oggi il 'gol del secolo'.
La carriera. Dopo aver vestito le maglie di Argentinos Juniors, squadra dove è cresciuto, Boca e Barcellona, Maradona sbarcò nel 1984 a Napoli e tre anni dopo condusse i partenopei al primo scudetto della loro storia. Con gli azzurri, l'argentino vinse anche la Coppa Uefa 1989 e un altro campionato nel 1990.
I guai infiniti. I vari problemi con doping e giustizia, tra scandali ed eccessi, hanno pesato sul rendimento negli ultimi anni di carriera del 'Pibe' ed anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Senza, però, riuscire a scalfirne il mito nell'immaginario popolare.