Lunedì 29 Aprile 2024

Italia, impresa solo sfiorata. A Genova vince l'Argentina

Gli azzurri, nonstante le prove di Zanni e Massi, si arrendono 18-20 a Marassi contro i Pumas nel secondo test match. Resta il rimpianto per un drop fallito nel finale da Orquera

Un'azione di Italia-Argentina (Reuters)

Un'azione di Italia-Argentina (Reuters)

Genova, 14 novembre 2014 - L'Italia ci prova fino all'ultimo ma non ripete l'impresa di Ascoli con Samoa e si arrende a un'Argentina giovane e sbarazzina ma ferocemente ancorata ai fondamentali e con in campo una banda di giovani davvero talentuosi.

Il primo tempo, nella prima mezz'ora, ha detto poco che già non si sapesse. Argentina con tanta voglia di giocare e disposta a muovere la palla sempre e comunque, Italia rigorosa nell'occupazione del campo e puntuale nel placcaggio uno contro uno. Occasioni da meta non se ne vedono. Pericolosa l'Argentina al 29'' fermata da un fallo in attacco a pochi metri dai pali degli azzurri, l'evento più rilevante.

A fare la differenza sono i piedi di Haimona (4/5) e di Hernandez (1/2) che al 36' manda fuori un piazzato per nulla impossibile. Al 39' Haimona illude con un'imperiosa penetrazione a metà campo, in sostegno c'è Gori che, placcato smanaccia lontano la palla che la pressione argentina al piede porta nella nostra metà campo. Segue un lungo possesso avanzante dei Pumas che Amorosino conclude oltre la linea bianca a sinistra dei pali per la meta (trasformata) del – 2. L'Italia va al riposo (Castrogiovanni 7 punti di sutura nell'intervallo) con più dubbi che certezze e con il timore di non disporre di sufficienti riserve di “benzina” per tenere un secondo tempo all'intensità del primo.

La ripresa si apre con (42') con Campagnaro che perde palla a contatto. Brutto segno. Al 44' il centro azzurro si riabilita e innesca la volta che porta Sarto a un soffio dalla meta. Agulla annulla ma porta palla in area di meta. Si riparte con una mischia a cinque metri, tallonaggio vinto ma Gori dorme e perde un possesso di capitale importanza. La partita si infiamma, l'Italia è arrembante anche se poco lucida. Trova un calcio al limitare dei 22 (fuori gioco Pumas) e allunga con Haimona al 50' che porta l'Italia sul 15-10. In chiusa è guerra vera, assetti di cemento armato e capitali di energie.

Brivido al 53': Cubelli ruba palla e attacca verso l'angolo destro. Salva tutto Favaro. L'Argentina preme sull'acceleratore e al 56' ottiene una rimessa poco oltre i cinque metri. L'Italia fa fronte, Parisse “impazzisce” e si serve un chip dentro i 22 e Haimona porta palla lontano. Purtroppo senza raccogliere i frutti sperati. Dentro Chistolini per Castro al 57' e Minto per Favaro. È il prologo per il numero di Cubelli che parte come un razzo da calcio a favore, serve Hernandez che lancia De La Fuente in mezzo ai pali per il sorpasso Pumas.

L'ultimo quarto è a inseguire. Brunel manda in campo la panchina, Hernandez va a sedersi e l'Argentina comincia a crederci. L'Italia le prova tutte, sposta palla e si immola in scontri che meritano applausi e rispetto. Ma a fare difetto è l'efficacia, e in chiusa (Prima linea baby dei Pumas in grande spolvero!) il confronto non è più alla pari. Facciamo troppa fatica. E Sanchez appena entrato si conferma stratega di vaglia e perfetto direttore d'orchestra. Al 69' mette i punti del + 5 per i suoi e la partita si fa sempre più difficile. Al 72' illude Campagnaro ma Parisse non finalizza. Raccogliamo solo un calcio che Orquera manda fra i pali e che riaccende le speranze. Basterebbe un calcio di punizione. Che purtroppo per noi non arriva. E il drop di Orquera al 79' esce mestamente a sinistra della porta.

Migliore in campo Facundo Isa, un mostro! Per l'Italia bene Masi (Man of the match) e Zanni. Il resto: sulla stentata ma sofferta sufficienza. Non abbastanza per festeggiare. Peccato. E grazie Zena!

IL TABELLINO

Italia – Argentina 18 – 20 (pt 12 - 10)

Marcatori: 3' cp Haimona, 11' Hernandez, 14', 20', 22 cp Haimona, 39' m. Amorosino tr. Hernandez, 59' m. De La Fuente tr. Hernandez, 69' cp Sanchez, 73' cp Orquera

Arbitro: Joubert (RSA)