Mercoledì 24 Aprile 2024

Inzaghi non c'è più, il Milan senza guida. Serve subito la scossa

Nnon potevano bastare un paio di visite a Milanello e qualche benedizione di Berlusconi per cambiare il Milan e il corso di un’altra stagione maledetta. Per gli amanti del genere potremmo consigliare Lourdes, ma in certi casi anche sull’efficacia dei miracoli abbiano seri dubbi. Morale? Non c’è niente da fare, questo è il Milan, questo è Inzaghi: prendere o lasciare.

L’allenatore sarebbe da esonero, psicologicamente non c’è reazione, il gioco ha toccato i fondo, la logica calcistica imporrebbe di puntare subito su un allenatore esperto (Spalletti?) o su una coppia di traghettatori (Tassotti-Sacchi), ma l’impressione è che dopo Seedorf non si voglia bruciare in pochi mesi un altro prodotto della Grande Famiglia Rossonera. E allora non resta che mettersi l’animo in pace, lasciar perdere l’Europa e i sogni, far lavorare Inzaghi affinchè con il tempo possa capire cosa significa fare l’allenatore. Ora è solo un uomo distrutto e i giocatori lo avvertono, ci chiappa poco e la squadra lo segue ancora meno, ma non è colpa sua: non si mette un esordiente sulla panchina di un Milan minore, senza campioni, da ricostruire, e pretendere poi che la ricetta funzioni. Il tutto e subito nel calcio non è previsto. La sconfitta con la Lazio è un’altra autentica sofferenza tattica (soprattutto) e tecnica che va ben oltre il risultato.

Da una parte una squadra, dall’altra un gruppo nervoso, senza gioco, isterico, capace solo di provare qualche contropiede. Nonostante un gol regalato dalla Lazio dopo tre minuti che aveva messo la gara proprio come speravano i rossoneri (difesa e lanci lunghi), il Milan si è fatto distruggere da Klose, un eterno ragazzo di quasi 37 anni, e dalla squadra di Pioli, organizzata e concreta. Il Milan in mano a un capitano sopravvalutato e con poca personalità come Montolivo, ancora senza un attaccante vero e il solito Menez falso nueve o falso solo, con un centrocampo imbarazzante (chi è Van Ginkel?) e una difesa di vecchi bucanieri (Mexes espulso che figura!), ha lasciato alla Lazio azioni su azioni fino al graduale, ma inevitabile crollo totale previsto e prevedibile. Fra tre giorni queste squadre si ritrovano in coppa Italia, ma per il Milan sarebbe molto meglio se passassero tre anni.

TWITTER @EnzoBucchioni