Giovedì 2 Maggio 2024

Hermans ha le mani sul Tour of Oman, ma cresce Aru

Il belga della Bmc, già leader della classifica, vince anche l'arrivo in salita sulla Montagna Verde, dove il sardo dell'Astana è secondo e Visconti quarto. Nel pomeriggio tappe da velocisti in Algarve e Andalucía

Ben Hermans celebra il successo decisivo, alle sue spalle Fabio Aru (foto Tim de Waele)

Ben Hermans celebra il successo decisivo, alle sue spalle Fabio Aru (foto Tim de Waele)

Jebel Akhdar (Oman), 18 febbraio 2017 - Avrebbe dovuto difendersi dagli scalatori puri, ed invece ha finito per levarseli di nuovo tutti di ruota, blindando a questo punto la conquista della classifica generale: Ben Hermans vince anche sulla Montagna Verde e si appresta, domani, a conquistare l'ottava edizione del Tour of Oman. Il corridore belga ha attaccato ad un chilometro dalla vetta insieme all'eritreo Merhawi Kudus, che tuttavia ha ceduto nel finale venendo rimontato dagli altri principali contendenti al successo finale, a cominciare da un Fabio Aru apparso decisamente in crescita e protagonista, nelle ultime centinaia di metri, di una progressione che per poco non gli ha permesso di riacciuffare lo stesso Hermans, rimasto a soli 3".

Terzo a 11" l'ex campione del mondo Rui Costa, quarto a 27" un altro italiano, Giovanni Visconti, in compagnia del già citato Kudus. Decimo e attardato di 44" l'altro grande favorito, Romain Bardet, che un anno fa era stato secondo su questo stesso traguardo battuto dal solo Nibali, ma oggi è stato tra i tanti a cadere a metà tappa quando il gruppo si è imbattuto un vero e proprio rivolo d'acqua non segnalato, e forse in quel frangente ha perso la freschezza necessaria ad essere competitivo nelle battute decisive della tappa.

Davanti a tutti in classifica, con 22" nei confronti di Rui Costa e 35" su Aru, c'è dunque un outsider: a 30 anni compiuti, Ben Hermans è sempre stato un solido corridore che tuttavia sta raggiungendo soltanto adesso il pieno della maturità. Dopo un 2016 caratterizzato da un'impressionante serie di piazzamenti ma da nessuna vittoria, in questo primo scorcio di stagione Hermans sembra avere decisamente cambiato marcia, motivato anche dalle maggiori responsabilità attribuitegli dalla Bmc dopo la partenza dello storico leader per le corse di un giorno Philippe Gilbert: è proprio sulle classiche vallonate come Freccia e Liegi, infatti, che il belga ha pianificato il primo picco di stagione ma, come dimostrano il suo exploit all'Oman e l'ottima Vuelta a España dello scorso anno, corsa sempre all'attacco e chiusa al 14º posto pur senza aver mai curato veramente la classifica, nemmeno le gare a tappe gli sono precluse.

A proposito di gare a tappe, proseguono nel pomeriggio anche le due corse gemelle in terra iberica, Vuelta a Andalucía e Volta ao Algarve: entrambe, ieri, presentavano una tappa a cronometro ed entrambe, oggi, propongono invece un percorso che strizza l'occhio ai velocisti. In Spagna, dove dopo la prova contro il tempo Alejandro Valverde è tornato al comando della generale per un secondo nei confronti di Contador, sono poche le ruote veloci al via ed il grande favorito al successo sul traguardo di Siviglia è il francese Bryan Coquard, che potrebbe essere insidiato dall'olandese Hofland e, perché no, dal nostro Fabio Felline. Il torinese non è certo uno sprinter puro, ma è comunque veloce e ha già ampiamente dimostrato di avere una gran gamba, vedasi il dominio al Trofeo Laigueglia della scorsa settimana, il quinto posto di ieri a cronometro ed il gran lavoro di giovedì in apppoggio a Contador sulla salita di Peña del Águila.

Il vero show tra gli sprinter andrà però in scena a Tavira, in Algarve, dove André Greipel cerca rivincita nei confronti di Fernando Gaviria dopo il polemico sprint della tappa inaugurale arriso al talentuoso colombiano reo, a detta del tedesco, di avere modificato la propria traiettoria per ostacolarne la rimonta. E attenzione anche ad altri velocisti di prima grandezza come Nacer Bouhanni, Mark Cavendish, John Degenkolb e Dylan Groenewegen, per quello che si annuncia uno scontro ad alta velocità assolutamente da non perdere. MARCO GAVIGLIO