Venerdì 3 Maggio 2024

Gomez: "Il Barcellona? No, grazie. Voglio vincere con la Fiorentina"

L'attaccante viola smentisce la stampa spagnola e ribadisce l'intenzione di restare a Firenze: "Qui i tifosi sono incredibili, non oso immaginare cosa succederebbe se vincessimo qualcosa"

Mario Gomez (Ansa)

Mario Gomez (Ansa)

Firenze, 31 marzo 2015 - Tra Mario Gomez e Firenze è stato amore a prima vista: è passato un anno e mezzo da quando il tedescone ha scelto di lasciare il club più forte del momento, il Bayern Monaco, per sposare la causa della Fiorentina. L'inizio difficile e i tanti infortuni sono stati ostacoli duri da superare ma non hanno mai spazzato l'amore dei tifosi viola che lo hanno atteso a lungo prima e hanno avuto ragione. Quest'anno Gomez ha ritrovato gol e continuità: 7 centri in 23 partite tra campionato e coppe con i viola ancora in lotta su tre fronti. Legame testimoniato dalla visita che l'attaccante ha voluto fare, assieme alla fidanzata Carina Wanzung, all'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per una 'donazione' in favore del reparto di Terapia intensiva neonatale.

Anche per gesti come questi è difficile pensare che Gomez possa lasciare la Fiorentina a fine stagione. Eventualità allontanata dallo stesso centravanti che ai microfoni della Rai ha respinto ogni ipotesi di un suo futuro al Barcellona, così come paventato dai media catalani: "Io so quanta verità scrivono e quanta no i giornali e tutto questo non mi interessa. Ho sempre detto che per me non è tempo di andare via dalla Fiorentina, non è nella mia testa, non è nelle mie intenzioni. I tifosi viola sono veramente forti, hanno un gran cuore per la Fiorentina e anche per questo Firenze mi piace molto. Tutto il loro cuore e l'amore, per la Fiorentina aiuta molto tutta la squadra. È stato incredibile vedere i nostri tifosi come ci hanno accolto dopo la vittoria contro la Roma. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se riuscissimo a vincere qualcosa. Vorrei proprio sapere cosa succede a Firenze se vinciamo qualcosa. Io questo voglio provarlo".