Giovedì 16 Maggio 2024

Garcia: "Roma in corsa per tutto. Gioco solo per vincere"

Il tecnico giallorosso alla tv del club: "Il primo tempo col Napoli il mio unico rimpianto. Passare il girone di Champions sarebbe la ciliegina sulla torta"

Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Roma, 15 novembre 2014 - "Ho solo il rimpianto del primo tempo col Napoli, forse quella partita si poteva pareggiare. Col Bayern invece c'è stato un crollo mentale dopo che abbiamo rischiato di pareggiare con Gervinho. Dobbiamo migliorare e crescere". Rudi Garcia, nella settimana di pausa del campionato, affida i propri pensieri al canale tematico della Roma.

"La Roma è in corsa per tutto. Siamo secondi in campionato, ma se cancelliamo la gara con la Juve siamo più che pari con una squadra che dall'inizio della stagione rimane la grande favorita del campionato - le parole del tecnico - La ciliegina sulla torta sarebbe passare il girone di Champions, non mi aspettavo di essere secondo. Uscendo dalla quarta urna sapevamo avremmo avuto un girone di ferro. Sapevo che la prima gara in casa sarebbe stato importante vincerla, lo abbiamo fatto e questi tre punti ora si sentono".

 "L'ambizione? È una qualità. In Francia veniva visto come un difetto ma io gioco per vincere, non cambierò mai questo atteggiamento", prosegue il francese che rievoca l'incontro con il ds giallorosso che inizialmente gli disse che non sarebbe stato l'allenatore della Roma: "Walter è veramente una persona speciale, è uno psicologo, intelligente e intuitivo e in questo mi riconosco", continua. "Quando mi ha detto questa cosa ho sentito che la porta era aperta. Mi piacciono le sfide e questa era una bella sfida". Da Garcia parole di elogio anche per Pallotta: "Il presidente si prende cura dell'altro, è una persona normale. Mi è piaciuto andare a New York e vedere anche la sua squadra, l'ho trovata molto aperta. Si vedeva che erano tutti amici con la passione di rendere la Roma al livello più alto possibile".

"Se un giorno mi piacerebbe ct della Francia? E' un altro mestiere, anche se non lo conosco ho avuto la possibilità di sentire i ct, come Deschamps", sottolinea  Garcia. "Non stai con la squadra ogni giorno, vai a vedere le partite ogni settimana, hai la la rosa per poco tempo. Per il momento non è nella mia mente, forse un giorno, quando avrò bisogno di riprendere fiato, perché questo mestiere ti mangia all'interno. Un anno senza allenare e fare il ct - aggiunge - può essere una buona cosa sul piano energetico per vivere con meno pressione".