Lunedì 29 Aprile 2024

Ferguson: "Avevo scelto Guardiola come mio erede. Pogba? Via per colpa di Raiola"

Nel suo nuovo libro 'Leading', l'ex manager dello United confessa molti retroscena, a partire quelli che hanno poi portato Moyes in panchina. A Sir Alex piaceva Balotelli, ma l'operazione saltò per il carattere dell'attacante. E sul n.10 della Juve scrive: "Raiola si ingraziò atleta e famiglia"

Alex Ferguson (Olycom)

Alex Ferguson (Olycom)

Londra, 22 settembre 2015 - Voleva Pep Guardiola come suo erede al Manchester United e non ha perdonato a Mino Raiola l'addio di Paul Pogba. Alex Ferguson, nel suo nuovo libro Leading, affronta tra gli altri anche questi argomenti e riguardo al tecnico catalano del Bayern Monaco rivela: "Nel 2012 ho cenato con Guardiola a New York. Non ho potuto fargli una proposta concreta perché allora non pensavo di smettere. Perché Guardiola? Aveva già vinto tanti trofei con il Barcellona, lo ammiravo tanto, gli chiesi di chiamarmi prima di accettare qualsiasi altra offerta, ma non lo fece e nel 2013 firmò per il Bayern". 

Sir Alex ha spiegato che tra le ipotesi c'era anche José Mourinho."E' vero, ma poi abbiamo scoperto che aveva già dato la parola ad Abramovich e che sarebbe tornato al Chelsea". Alla fine a sostituire Ferguson fu David Moyes, ma l'ex Everton fallì clamorosamente. "Mi è dispiaciuto, purtroppo le cose non funzionarono e non andò bene".

Capitolo Pogba. La perdita a parametro zero del francese fu uno dei pochi clamorosi errori di Ferguson che nel 2012 lo lasciò andare alla Juventus facendosi sfuggire un patrimonio tecnico ed economico per il club. Per Sir Alex la colpa è di Mino Raiola, procuratore del centrocampista bianconero: "Con Pogba avevamo un contratto di tre anni, con una opzione per il rinnovo per un'ulteriore stagione che eravamo pronti a firmare. Ma Raiola è improvvisamente apparso sulla scena e il nostro primo incontro fu un fiasco. Ci sono uno o due agenti che semplicemente non mi piacciono e uno di questi è Mino Raiola. Ho cominciato a non avere fiducia in lui sin dal momento in cui l'ho conosciuto. Lui e io eravamo come l'olio e l'acqua. Si ingraziò Pogba e la sua famiglia e lui firmò con la Juventus".

BALOTELLI UN RISCHIO - Tra i sogni irrealizzati c'è stato quello di portare Mario Balotelli all'Old Trafford: "Nel 2010 feci le mie ricerche su di lui, parlando con alcuni contatti italiani, ma quanto mi fu comunicato confermò la mia idea che si trattava di un rischio troppo grande". Balotelli poi fu ceduto dall'Inter al Manchester City, dove in due stagioni ha realizzato 20 reti in 54 partite ma soprattutto ha fatto la fortuna dei tabloid per le sue intemperanze fuori dal campo.

IL RINNOVO DI ROONEY - Ferguson ha anche raccontato di un inedito braccio di ferro, sempre nel 2010, con la famiglia Glazer proprietaria dello United che voleva offrire un ricchissimo rinnovo a Wayne Rooney. "Gli dissi che un giocatore non poteva guadagnare il doppio di quello che guadagnavo io e alla fine ci accordammo che nessun giocatore sarebbe stato pagato più di me", scrive il 73enne allenatore, spiegando che alla fine il quinquennale all'attaccante fu meno ricco rispetto alla prima ipotesi.