Lunedì 29 Aprile 2024

Dybala, il nuovo Tevez per la rimonta Juve

Pagato 40 milioni, utilizzato con poca continuità da Allegri, ora Dybala è già l'uomo decisivo per i bianconeri e non fa più rimpiangere l'Apache: il futuro è suo

Juventus-Milan: Dybala esulta dopo il gol (Newpress)

Juventus-Milan: Dybala esulta dopo il gol (Newpress)

Torino, 23 novembre 2015 - LA JUVE si gode il suo gioiello, la Joya, come lo chiamano dalle sue parti. Non è Tevez, ma Dybala studia per diventare come l’Apache, leader e goleador. «Quando ero a Palermo guardavo tutte le partite della Juve. Carlitos è un idolo, un modello e ora anche un compagno in nazionale. Il massimo» ha confessato mister 40 milioni, che appena sbarcato a Torino non ha avuto paura di ereditare la maglia numero 21, quella indossata da Pirlo, un altro monumento. Non male per un «picciriddu» (a Palermo lo chiamavano così) di appena 22 anni. Diverse le analogie con Tevez: dalla duttilità tattica, «mi piace giocare libero, girare intorno alla punta, faccio quello che mi dice l’allenatore», alla facilità con cui vede la porta. Confrontando la prima stagione in bianconero dell’Apache con quella di Dybala, dopo 18 partite fra Supercoppa, campionato e Champions, il primo aveva realizzato 8 reti (giocandone 17 da titolare), il secondo 7 (solo 10 dall’inizio). La Joya proverà a fare meglio, sbloccandosi in Champions, cosa che a Carlitos non era riuscita nel suo primo anno alla Juve. Dybala si candida per una maglia da titolare contro il Manchester City, atteso allo Stadium mercoledì sera. I campioni d’Italia hanno la possibilità di qualificarsi anche con una sconfitta se il Siviglia non dovesse espugnare il campo del Borussia Mönchengladbach. La banda di Allegri però proverà a bissare il successo in Inghilterra e a prendersi il primo posto nel girone. «La vittoria contro il Milan dà una carica in più per la Champions. Sono tranquillo, non mi preoccupa di non aver segnato ancora in Europa, prima o poi arriverà – ha continuato Dybala - Lo scudetto? Ci crediamo. Per Natale proveremo a rientrare nel gruppo di testa». 

Nel frattempo c’è da pensare alla Champions. Ieri mattina la squadra si è allenata a Vinovo. Con Hernanes squalificato e Pereyra ancora fermo ai box non è da escludere un ritorno al 4-3-3 con Cuadrado e Morata dall’inizio. L’altra opzione è il 3-5-2, il sistema di gioco adottato nel secondo tempo contro il Milan. Le notizie che arrivano dall’infermeria non sono confortanti. Proliferano gli infortuni muscolari. «Evra nel corso della gara ha subito una leggera distorsione alla caviglia sinistra e le sue condizioni verranno monitorate nei prossimi giorni. Hernanes ha avvertito un problema muscolare all’adduttore destro: verrà sottoposto a controlli strumentali – così recitava il comunicato della società - Non è invece sceso in campo Khedira, poiché è tornato dagli impegni con la sua Nazionale con un sovraccarico in corrispondenza della cicatrice della vecchia lesione: la prossima settimana si allenerà a parte. Infine Caceres verrà monitorato giorno per giorno per sovraccarico muscolare alla coscia destra». Quest’anno alla Juve va così.  Twitter @LucaPasquaretta