Giovedì 25 Aprile 2024

Allegri fa regali al Cholito. Juve, attenta all’Atalanta, è davvero il nuovo Leicester

Giuseppe Tassi

Giuseppe Tassi

Cholito matador e un’Atalanta che studia da Leicester italiano. Non è una domenica qualsiasi quella che ci siamo lasciati alle spalle. Il figlio di Diego Simeone (il Cholo che tanto piace ai cinesi dell’Inter) affossa la Juventus con una doppietta che può cambiare la storia del campionato. Ancora stordita dall’euforia di Champions, la squadra di Allegri stabilisce a Marassi una serie di record negativi: tre gol subiti in soli 29 minuti e tutti segnati nell’area piccola, dove gli avversari della Juve, di solito, non arrivano nemmeno.

Mai, con Acciughina in panca, i campioni avevano subito un passivo così pesante, nè accusato una crisi di concentrazione tanto evidente. Il Genoa di Juric, animato da sacro furore e con Laxalt scatenato sulla fascia, lascia morsi fatali sul collo di una Juve floscia e supponente. Che la terza sconfitta dei campioni arrivi, come le due precedenti, dopo il turno di Champions non è certo un caso, ma la dimensione e il clamore del tracollo di Genova mettono in allarme i tifosi bianconeri, anche per gli infortuni di Bonucci e Dani Alves.

Allegri cambia solo tre undicesimi della squadra che ha espugnato Siviglia e butta dentro Higuain nella ripresa, a risultato già compromesso. Ma più del limitato turnover pesano le discutibili scelte del tecnico: l’esclusione di Marchisio per uno spento Hernanes e poi la decisione di schierare tutti insieme i tre esterni (Cuadrado, Licthsteiner e Dani Alves), creando una confusione tattica che influisce sul rendimento di una difesa già in grande emergenza.

La leggerezza di Bonucci, che propizia con un colpo di tacco il primo gol del Genoa, è l’indice di una mentalità ben lontana dal cinismo vincente espresso in Europa. E se un calo di concentrazione è ammissinile, tocca all’allenatore scegliere gli uomini più affamati e motivati per evitare uno scivolone così clamoroso.

Il Milan e una Roma affannata risalgono a -4 dai campioni e la classifica si apre a nuovi scenari. E sabato tocca al Leicester italiano, cioè all’Atalanta di Gasperini (oggi a -5 dalla Juve), misurare la pressione alla squadra di Allegri. Con 6 vittorie di fila, e 8 nelle ultime 9 partite, l’Atalanta che ha espugnato con sicurezza Bologna, rappresenta il più scomodo avversario possibile. Sulle ali dei suoi giovani, con Gagliardini (squalificato a Torino) e Conti tosti e sicuri come veterani, è facile prevedere una sfida di altissima intensità. Sabato servirà la Juve vera, quella degli assi e del cuore, per fare risultato. Perché l’Atalanta non ha nessuna intenzione di scansarsi.