Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, Perotti: "3 a 0 al Chelsea? Non me l'aspettavo"

Nainggolan: "La Champions è un sogno che si avvera"

Nainggolan (La presse)

Nainggolan (La presse)

Roma, 3 novembre 2017. Il prossimo avversario della Roma è la Fiorentina ma negli occhi dei tifosi c'è ancora la splendida gara di Champions nella quale i giallorossi hanno messo al tappeto il Chelsea di Antonio Conte. "La Champions è il sogno di ogni ragazzo che gioca a calcio" - dice Radja Nainggolan, uno dei protagonisti indiscussi di questa Roma, al sito ufficiale della UEFA - "Io ho lavorato tanto ed è un sogno che per me si è avverato. E’ un’altra atmosfera, un campionato a sé: alla fine è un percorso corto e quando si sbaglia si paga, però ci si possono togliere tante soddisfazioni e questo è quello che noi dobbiamo provare a fare. Vogliamo arrivare il più lontano possibile. Il girone è difficile, per come siamo messi in questo momento possiamo farcela ma dobbiamo pensare a una partita alla volta".

PEROTTI: "ORA SONO AL 100%, È TORNATA ANCHE LA NAZIONALE". Uno degli artefici della grande prestazione contro il Chelsea è stato Diego Perotti che con il terzo goal ha suggellato ha chiuso ogni possibile velleità di rimonta e ha suggellato un'ottima prestazione. "Non mi potevo aspettare di vincere per 3 reti a 0 ma sapevamo di poter vincere. Avevamo fatto una grandissima partita a Stamford Bridge e ribaltare un 2-0 è stato più difficile che vincere 3-0" - dice Perotti raggiunto dai microfoni di Sky Sport - "Dopo il primo gol immediato è stato tutto più facile. Non ci aspettavamo un risultato così largo, ma pensavamo di farcela. Alla fine abbiamo anche fatto divertire i nostri tifosi e abbiamo dimostrato che la squadra c’è". Perotti è finalmente diventato quell'uomo in più, affidabile e concreto, del quale la Roma di Di Francesco, flagellata dagli infortuni ha disperatamente bisogno. "Prima che arrivasse Di Francesco avevamo un maniera diversa di lavorare. Noi che abbiamo cominciato con lui da Pinzolo l’abbiamo capito un po’ prima rispetto a quelli che sono arrivati dopo anche a causa delle nazionali" - prosegue Perotti - "Lui ha messo il suo, la sua maniera di lavorare, di pressare, il suo sistema di gioco. Ora si comincia a vedere quello che abbiamo fatto, non è facile quando passi da un allenatore all’altro. C’è bisogno di tempo come in tutti gli aspetti della vita e anche io mi sento molto più pronto in campo. A gennaio e febbraio non ho giocato tantissimo, un po’ per il cambio di gioco, con Nainggolan più avanti. La squadra vinceva, Radja ha fatto bene e io non potevo che allenarmi e aspettare. Poi magari l’allenatore non mi vedeva al massimo e ha scelto altri. Il punto chiave è che ora mi sento al massimo e i prossimi mesi saranno fondamentali anche per il mio rientro in Nazionale, ho ricevuto una convocazione dopo 6 anni, qualcosa vorrà dire".