Sabato 4 Maggio 2024

Napoli, Hamsik: "E' ancora la Juventus la squadra da battere"

Intervenuto a un evento organizzato da uno sponsor, il centrocampista slovacco sposta la pressione sul team di Allegri e analizza la crisi della Nazionale: ''Servono strutture nuove''

Marek Hamsik, 30 anni

Marek Hamsik, 30 anni

Napoli, 16 novembre 2017 - Con il Milan ai tempi del Brescia segnò il suo primo gol in Italia e ora è a -1 dal record di realizzazioni in maglia azzurra detenuto da Maradona: sabato Hamsik può chiudere il cerchio proprio nel posticipo contro i rossoneri. DISPIACERE CONDIVISO - Il capitano del Napoli ha presentato l'imminente sfida di campionato in occasione di un evento di uno sponsor. La prima domanda recapitata allo slovacco riguarda il recente dramma sportivo dell'Italia, esclusa dai Mondiali di Russia alla stregua della Nazionale di Marekiaro. ''C'è molto rammarico per entrambe le squadre: disputare la rassegna iridata era un sogno che non avrebbe tolto spazio al nostro impegno nel Napoli.'' A proposito di ciò, il discorso si sposta sul team partenopeo, per cui la sosta potrebbe essere stata un toccasana dopo il leggero calo avvertito a fine ottobre. ''La pausa della Serie A ci è servita nonostante 13 di noi fossero fuori con le rispettive rappresentative: questa è una cosa che non è piaciuta a mister Sarri. Ora vogliamo mantenere la vetta ma non sarà facile avere la meglio sul Milan. Poi penseremo allo Shakhtar - continua Hamsik - ma prima tutta l'attenzione è focalizzata sulla partita di sabato.'' LE RIVALI - Contro i rossoneri potrebbe arrivare la rete di quel record di realizzazioni che sembra diventato quasi un'ossessione per il capitano azzurro. ''Penso spesso a questo traguardo ma in un certo senso noto che è più che altro l'ambiente che fa pressioni al riguardo. Ho sempre segnato tanto in carriera e so che presto quel gol verrà. Preferisco concentrarmi sul Milan che, al di là di quello che dice la classifica, è un avversario forte e temibile: hanno 13 punti in meno a noi - ricorda Hamsik - ma tutto è ancora aperto perché siamo a inizio stagione. Il nostro unico pensiero deve essere quello di giocare come stiamo facendo da agosto.'' A proposito di quanto sancito dalla graduatoria: è ancora la Juve la squadra da battere? ''Assolutamente sì: arrivano da sei scudetti di fila ma il Napoli si è avvicinato molto a quel livello. Forse ci manca qualcosa a livello mentale e fisico - continua lo slovacco - ma vogliamo finalmente riportare il tricolore all'ombra del Vesuvio.'' SOLUZIONI ALLA CRISI - In chiusura, un'opinione sulla notte nera che sta vivendo il mondo italiano del pallone. ''Calcisticamente questo Paese è ancora forte ma mancano le strutture che ci sono altrove. Bisogna adeguarsi con stadi nuovi, come sta facendo la mia Slovacchia.'' GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO