Lunedì 29 Aprile 2024

Juventus-Olympiacos, probabili formazioni e ultimissime

Come una finale, Higuain a rischio Juventus-Olympiacos in tv. Dove vederla (anche in streaming) Qarabag-Roma, probabili formazioni e diretta dalle 18 Qarabag-Roma in tv. Dove vederla (anche in streaming) Napoli-Feyenoord 3-1. Girone F, classifica aggiornata

Juventus-Olympiacos, l'allenamento della vigilia allo Stadium (Ansa)

Juventus-Olympiacos, l'allenamento della vigilia allo Stadium (Ansa)

Torino, 27 settembre 2017 - La stagione di Champions League è appena iniziata ma Juventus-Olympiacos (segui qui la diretta testuale dalle 20.45) ha già il sapore di una finale. Almeno per i bianconeri, reduci da un brutto ko a  Barcellona, e costretti a vincere in questa seconda giornata per sperare in un buon piazzamento. Nella classifica del girone D la Juve è ultima a quota zero punti, come i greci (a tre punti ci sono Barça e Sporting Lisbona). Ancora dubbi da sciogliere per quanto riguarda le formazioni in campo. Fischio di inzio stasera alle 20.45 allo Stadium (diretta tv Mediaset Premium).

Champions League: programma, risultati e classifica live 

PROBABILI FORMAZIONI

Juventus (4-2-3-1): 1 Buffon, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro, 14 Matuidi, 5 Pjanic, 7 Cuadrado, 10 Dybala, 17 Mandzukic, Higuain. All.: Allegri. 

Olympiacos (4-2-3-1): 24 Proto, 14 Elabdellaoui, 40 Engels, 4 Romao, 77 Figueiras, 13 Gillet, 8 Odjidjia-Ofoe, 10 Marin, 7 Fortounis, 33 Carcela-Gonzalez, 29 Emenike. All.: Lemonis.

Arbitro: Stieler (Ger)

LE ALTRE ITALIANE - Nel girone F, ieri il Napoli ha battuto il Feyenoord. Alle 18 di oggi, Roma in campo a Baku contro il Qarabag per girone C. 

Qarabag-Roma in tv. Dove vederla (anche in streaming)

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Juve, come una finale. Ma Higuain rischia - di GIANMARCO MARCHINI

Non vincere stasera sarebbe una tragedia. Greca, ovviamente. Massimiliano Allegri ieri non ha girato troppo attorno al senso della sfida con l’Olympiacos per la Juventus. «Dobbiamo batterli: da questa partita e da quella contro lo Sporting dipenderà il passaggio del turno», sentenzia il tecnico bianconero, facendo già i conti con l’oste Barcellona che gioca un girone a sé. «Al Camp Nou si può anche perdere – dice Allegri riaprendo la ferita del 3-0 al debutto –: quel ko è un passaggio della stagione che ci servirà a migliorare». A proposito di lezioni, chissà se Gonzalo Higuain avrà saputo prendere il meglio dalla clamorosa esclusione nel derby di sabato. «Ho parlato con Gonzalo ed è sereno – spiega Max –. Lui è un titolare, deve solo pensare a fare quello che sa. Higuain non è un problema, lo sarebbe se non giocasse alla Juventus».

Allegri prova a gettare acqua su un principio di fuoco che potrebbe incendiare uno spogliatoio alla ricerca di nuovi equilibri dopo i terremoti estivi: perché il ‘Pipita’ è una prima donna e, nel calcio, quando le prime donne sono scontente, diventano pericolosissime. Ecco perché, nonostante il tecnico debba mantenere un riserbo istituzionale sulle scelte («Deciderò il giorno stesso chi gioca»), è molto probabile che il centravanti argentino ritroverà il suo posto là davanti, con Mario Manzdukic nuovamente riabbassato al grado di ‘soldato semplice’ al servizio della fascia sinistra. E con buona pace di Douglas Costa che nella grande chance contro il Torino ha peccato troppo in ricami. Occhio, però, che il tecnico lo apprezza: rivederlo dal 1’ sarebbe una sorpresa, ma non uno choc. L’altro dubbio è dietro, dove l’esclusione (quella, sì, irrimediabile) di Lichtsteiner dalla lista Champions, toglie ad Allegri quello che al momento sarebbe il titolare indiscusso. Due le opzioni: Lichtsteiner terzino, con Lichtsteiner e Chiellini centrali; o Barzagli sulla fascia e Benatia in mezzo. Più quotata la prima ipotesi, visto che i greci su quel binario hanno Marin, e Sturaro si presta meglio a speronare lo sgusciante esterno tedesco che in Italia abbiamo visto fugacemente con la Fiorentina.

In mezzo gli imprescindibili Pjanic e Matuidi, le due colonne su cui poggiano molte delle certezze juventine: per Khedira (stasera in panchina) e Marchisio (da ieri di nuovo in gruppo) solo la garanzia che ci sarà spazio più avanti. Ha poche certezze, invece, l’Olympiacos che sbarca all’Allianz Stadium fresco di cambio allenatore: lunedì Takis Lemonis ha rimpiazzato Besnik Hasi sacrificato sull’altare del derby perso 3-2 con l’Aek. Di una cosa, però, è sicuro: «Chi temo di più? Beh, Dybala». Che domande sono?

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