Venerdì 10 Maggio 2024

Inter, il saluto di Vecchi: "Ringrazio la squadra, ora ritrovare la cultura del lavoro"

Le parole del tecnico nerazzurro al termine della sua ultima partita da allenatore della prima squadra: “Perisic se ne va? Non lo so…

Stefano Vecchi

Stefano Vecchi

MILANO, 29 maggio 2017 – Con estrema dignità e potente attaccamento ai colori nerazzurri, Stefano Vecchi ha traghettato l’Inter in questo difficile finale di stagione. Finito il campionato, per il mister è tempo di salutare, lasciando la squadra nelle mani di Luciano Spalletti che avrà il compito di riportare l’Inter in alto.

RINGRAZIO CHI SI E’ IMPEGNATO – E’ mancata unità in questa squadra, voglia di continuare a lottare nel momento più difficile. Anche Vecchi si è ritrovato a lavorare con un gruppo disgregato, in cui alcuni hanno deciso di tirarsi indietro. Il suo ringraziamento va a chi si è dimostrato più attaccato di altri alla maglia: “Ringrazio coloro che si sono impegnati, la parte del gruppo che ha deciso di ripartire in questo finale – ha ammesso – Al mio successore dico che è necessario partire dalla cultura del lavoro, dando entusiasmo ad una squadra che di batoste ne ha vissute parecchie”. Nelle ultime giornate, in assenza di Icardi, ha trovato spazio Eder. Vecchi è chiaro: “E’ un giocatore della nazionale, con me ha avuto spazio e non lo scopro di certo io. Anche Pinamonti è un ragazzo che merita, è nel giro dell’Under 21 e questo significherà qualcosa. Il mio giudizio è positivo su entrambi ma toccherà a società e allenatore decidere”.

PERISIC VIA? NON PARLA MAI… - Si narra che Vecchi abbia detto a Perisic ‘in bocca al lupo ovunque andrai’, frase smentita dal tecnico in conferenza. Ma resta il fatto che la società potrebbe pensare di cederlo per rientrare nei parametri del fair play finanziario. Il pensiero del tecnico: “Non so se andrà via, lui parla poco. Non gli ho detto nulla, leggo solo quello che viene scritto. Ad ogni modo non abbiamo mai avuto il sentore di una sua partenza”. Sembra invece difficile, in futuro, l’ipotesi due punte: “Bisogna avere equilibrio per giocare a due punte, a volte ci siamo riusciti altre volte no. Non dipende solo dai due attaccanti ma dal resto della squadra, il rischio è essere in balìa dell’avversario. Infine un pensiero su Palacio, che lascerà l’Inter: “E’ una persona fantastica, sempre sorridente con chiunque. Per me è stato un onore lavorare con lui, peccato non sia riuscito a fare gol, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Non si è mai risparmiato, io gli dicevo di non rientrare e restare alto ma lui rincorreva gli avversari. E’ un esempio di professionalità increibile”.

MANUEL MINGUZZI