Venerdì 17 Maggio 2024
GIUSEPPE TASSI
Sport

Buffon scuote Allegri La rabbia dei veterani per rilanciare la Juve

Giuseppe Tassi

Giuseppe Tassi

APPROCCIO indecoroso, squadra senza mordente, troppo nervosismo in campo, proteste eccessive contro l’arbitro, poca intensità emotiva. In queste poche parole c’è il pesante atto d’ accusa di Gigi Buffon, capitano e superveterano bianconero, contro i compagni e l’allenatore. Inutile girarci intorno, Buffon non è solo la bandiera della Juve, è la voce stessa della società dentro lo spogliatoio. Se prende una posizione così netta e definita è per scuotere i compagni ma anche per dire ad Allegri che deve cambiare passo. Deve trasmettere alla squadra un’altra carica, un’altra motivazione, per consentire alla Juve di finire degnamente il campionato (dove ora fa da comparsa) e approdare agli ottavi di Champions League.

SI È DETTO e scritto che la Juve del quarto scudetto portava il forte marchio di Conte e le motivazioni dei giocatori erano al massimo, anche per dimostrare al mondo che erano capaci di vincere senza il cerbero fustigatore. Oggi c’è un partito dentro la Juve che vorrebbe riconsegnarsi nella mani del Ct azzurro dopo l’Europeo di giugno. Un’operazione nostalgia perfino suggestiva, che costringerebbe Marotta a una clamorosa inversione a U.

Ma in attesa di sviluppi, è bene che la Juve pensi all’oggi. E nel ritiro pre-derby Allegri cerchi una formula di gioco definitiva e credibile (il 4-4-2 è stata l’espressione migliore in questi mesi), con poco spazio per l’odioso turnover e tanta rabbia da spendere in campo. Certo, il mercato non ha offerto al tecnico i sostituti testuali di Tevez, Pirlo e Vidal. Ma una squadra che ha Morata e Khedira, Dybala e Cuadrado non può essere undicesima in campionato accanto al Chievo. Per ritrovare davvero se stessa, la Juve deve fare appello allo spirito dei veterani. Senza gli occhi della tigre, anche la più forte delle squadre può perdersi come un bimbo nel bosco della paura.