Giovedì 9 Maggio 2024
MANUEL MINGUZZI
Sport

Bologna, Donadoni: “Domani vogliamo 3 punti. Cassano? Non credo arriverà”

Le parole del tecnico rossoblù alla vigilia di Bologna-Udinese: per la crescita serve dare continuità alle prestazioni

Il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni

Il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni

BOLOGNA, 29 aprile 2017 – Parole d’ordine continuità e atteggiamento. Domani il Bologna affronterà l’Udinese per tornare al successo in casa che manca dalla sfida con il Chievo. Donadoni ha gli uomini contati ma recupera Mirante e Verdi, in più chiamerà Okwonkwo dalla Primavera.

TRE PUNTI D’ORO – Nonostante di fronte ci sia una Udinese in forma, i rossoblù hanno una ghiotta occasione casalinga per tornare al successo, davanti a più di 20mila persone sugli spalti: “Domani i tre punti sono d’oro, voglio gente pronta – ha affermato Donadoni – Dovremo stare attenti perché se concederemo spazi in ripartenza loro potranno essere letali, cercheremo di mettere in campo qualcosa che non si aspettano. Ma alla base c’è il nostro equilibrio e la nostra determinazione”. Donadoni alle prese con le assenze, ma ha trovato note positive in settimana: “Mirante c’è al 90%, Verdi non ha avuto problemi e Donsah si è allenato con grande convinzione – ha proseguito – Avendo il centrocampo contato potrei provare qualcuno in posizione diversa. Anche Okwonkwo è con noi. Vediamo. Difesa? Ci è mancata continuità, questo su un reparto come quello arretrato incide perché abbiamo cambiato molto in stagione”.

CASSANO NON ARRIVERA’ – La notizia della settimana a Bologna è sicuramente relativa alle parole di Cassano, Fantantonio si è proposto al Bologna di Donadoni: “Conosco Antonio, il suo talento è tra i migliori in Italia ma credo che la filosofia del Bologna sia diversa – ha ammesso – Mi fanno piacere le sue parole, non dimentichiamoci che sono ragazzi e possono sbagliare”. Un commento anche su Dzemaili, reduce da tre giorni di permesso: “Il fatto che abbia preso una pausa non significa che non sia un professionista serio. Andrà via? Sono programmi che non ho deciso io”. Passando in tema di crescita, Donadoni ha le idee chiare: “Ci sono squadre che lavorano molto bene con il Settore Giovanile, tra queste l’Atalanta, un sistema di lavoro collaudato da anni, non possiamo pretendere un cambio radicale e breve qui. Serve tempo. Ad ogni modo, preferisco un giocatore cresciuto nelle giovanili piuttosto che uno straniero che deve cambiare le sue abitudini”. Per quanto riguarda i risultati di questa stagione, Donadoni è soddisfatto anche se c’è l’ambizione di alzare l’asticella: “Avevamo dei target ad inizio stagione e la salvezza è stata guadagnata sul campo – ha affermato – E’ ovvio che l’ambizione di fare meglio c’è, con investimenti e valorizzando i nostri giocatori possiamo alzare il target. Più di ogni altra cosa serve la personalità, basta vedere l’Atalanta ieri contro la Juve”.