Giovedì 16 Maggio 2024

Conte: "Assolto, ma non dimentico i giustizialisti. Bonucci? La Juve poteva negarlo"

Il ct al primo stage azzurro parla della recente assoluzione dall'accusa di frode sportiva: ""È un esito che non mi fa dimenticare i 4 anni passati". Su Bonucci usa la diplomazia: "Io potevo chiamarlo, e la Juve aveva il diritto di non mandarlo". Infine i prossimi Europei: "Ci serve una squadra e non una selezione"

Antonio Conte a Coverciano (Ansa)

Antonio Conte a Coverciano (Ansa)

Firenze, 18 maggio 2016 - E' uscito pulito dall'indagine del calcioscommesse, ma Antonio Conte non dimentica: "Sono stato assolto dalle accuse del processo calcioscommesse, ma questo non è un lieto fine". Al primo giorno di stage azzurro a Coverciano in vista di Euro 2016, il ct è tornato a commentare l'assoluzione a Cremona. "È un esito che non mi fa dimenticare i 4 anni passati, con una perquisizione a casa alle 5 di mattina, le tv sotto casa già avvisate alle 6, i titoloni sui giornali, i tanti giustizialisti. Una vicenda che ha ferito me e la mia famiglia e ha tracciato un solco nella mia vita".

Il caso Bonucci non c'è. Antonio Conte prova a chiudere con diplomazia la disputa con la Juventus che ha negato il giocatore allo stage azzurro nonostante fosse squalificato per la finale di Coppa Italia. "Amici come prima", sembra dire Conte: "Chi ha sbagliato in questa vicenda? Nessuno. Io mi sono comportato da ct e ho convocato Bonucci in quanto squalificato. La Juve aveva il diritto di non mandarlo e non lo ha mandato. Ne ho preso atto, i mie rapporti con la Juve sono ottimi, sia con Agnelli sia con Marotta. Nessun problema".

Poi il ct ha parlato dei priossimi Europei: " Penso che in questo momento abbiamo bisogno di affrontare gli Europei con una squadra e non con una selezione". "Lavoreremo perché avremo bisogno di una squadra che corra e porti intensità - ha sottolineato - Affronto le cose una alla volta e cerco di farlo nel migliore dei modi. Chi mi conosce sa benissimo la voglia da parte mia che c'è nell'affrontare questa competizione. Sappiamo che ci sono delle difficoltà ma quando uno conosce il problema lo affronta in maniera più diretta e cerca di trovare delle soluzioni". 

"Gli infortuni di Marchisio e Verratti hanno complicato molto i nostri piani sul piano tattico - ha continuato Conte - Al momento ripartiamo dalle certezze e forse l'unica è la difesa della Juve, da lì risaliremo". Gli esclusi: "Chi non è qui e non ha impegni ufficiali può andare in vacanza. Chi c'è può giocarsi le sue chance: di certo ci sarà poi una forte scrematura ma magari 3-4 giovani potrebbero rimanere anche la prossima settimana. Sulla composizione del gruppo dei 23 conteranno le condizioni fisiche e mentali perché serve un'Italia che abbia corsa e intensità". 

Poi il ct ha evitato ogni commento a proposito del suo successore sulla panchina azzurra. "E' una decisione che spetta alla federazione, ho visto la lista degli allenatori papabili alla successione però non mi sento di esprimere alcun giudizio. Non vorrei mancare di rispetto nei confronti di qualcuno. Si potrebbe pensare che stia tirando la volata a qualcuno, non voglio entrare nel discorso", ha concluso.