Lunedì 29 Aprile 2024

Buona Scuola, la Cgil: sentenza Ue disattesa. Giannini: migrazioni prof? Ineliminabili

Il sindacato attacca il ministro: "Vuole sbarazzarsi dei precari paventando la cancellazione dalla graduatoria a esaurimento per coloro che non presentano la domanda"

Precari della scuola nel corso di una manifestazione

Precari della scuola nel corso di una manifestazione

Roma, 2 agosto 2015 - La mega-assunzione dei precari della scuola, sventolata dal Governo come un successo, piace sempre di meno ai prof e ai sindacati, che accusano il piano della Buona scuola di Renzi di non "rispettare la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla reiterazione dei contratti" e lamentano la "massiccia migrazione" degli insegnanti, che da parte sua il ministro dell'Istruzione giudica 'ineliminabile'.

GIANNINI - "La mobilità è un fenomeno ineliminabile, finché ci saranno molte cattedre a Nord e molti insegnanti a Sud. Quel che stiamo cercando di fare è costruire un meccanismo che privilegi la scelta dell'insegnante: nella domanda si dà un ordine di preferenza alle cento province italiane. Dopodiché è chiaro che se in una provincia non ci sono posti, occorre spostarsi".

LA NOTA CGIL - "Il piano di stabilizzazione previsto dalla legge 107/15 sulla scuola - scrive il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo - sta generando sconcerto e preoccupazione tra i precari coinvolti. Oltre a non rispondere ai bisogni reali delle scuole, penalizza i precari costretti a emigrare dalle proprie regioni e non rispetta la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla reiterazione dei contratti. Infatti, anche chi è inserito nelle graduatorie di seconda fascia ha diritto a un piano di stabilizzazione, a partire dai docenti che hanno maturato 36 mesi di servizio. Le sentenze dei giudici vanno tutte in quella direzione".

"Il piano - continua Pantaleo - è causa di una nuova e massiccia migrazione che non tiene conto delle condizioni personali spesso difficili di chi non può, al Nord come al Sud, abbandonare le proprie regioni. La situazione è ancor più preoccupante al Sud che versa in una condizione di devastazione economica e sociale come evidenziato dai dati Svimez. Il governo - prosegue il sindacalista - intende risolvere la questione meridionale con un nuovo esodo di massa verso il Nord a partire dalla scuola, assumendosi la responsabilità di tale grave scelta".

Secondo Pantaleo, "in questa situazione caotica, la ministra Giannini vuole sbarazzarsi dei precari paventando la cancellazione dalla graduatoria a esaurimento per coloro che non presentano la domanda. Siamo di fronte a un evidente tentativo di aggirare la legge, cancellando diritti e dignità delle persone. La legge sulla 'brutta scuola' si sta così rivelando un boomerang anche per la condizione dei precari, tanto che la tensione sta aumentando in quasi tutte le regioni d'Italia. Il governo intervenga aprendo il confronto con le organizzazioni sindacali, evitando di fare ulteriori danni. In queste condizioni l'inizio del nuovo anno scolastico sarà complicato, ma questa volta l'autoritarismo e la demagogia non serviranno a piegare la giusta protesta dei precari".