Lunedì 20 Maggio 2024

Scambiate nella culla 26 anni fa, lo scoprono grazie a Facebook: chiedono danni per 14 milioni

Sono partite due cause distinte, come sempre sono state separate le vite delle due 'sorelle scambiate': Antonella, insieme ai genitori biologici e al fratello, ha chiesto alla Regione Puglia un risarcimento danni di 9 milioni di euro, mentre Lorena ha preferito chiedere i danni alla Asl di Bari, quantificandoli in 5 milioni di euro

Le protagoniste della serie tv 'Switched at birth', scambiate nella culla

Le protagoniste della serie tv 'Switched at birth', scambiate nella culla

Canosa (Bari), 21 luglio 2015 - Lorena e Antonella, 26 anni e i destini per sempre legati, loro malgrado: quando nacquero, all'ospedale di Canosa di Puglia, qualcuno confuse le due neonate, che finirono ognuna nella famiglia dell'altra. La sorte ha messo il carico da 90 sull'errore umano: Lorena, pur non sapendo dello scambio alla nascita, si era sempre sentita estranea e non ha mai legato con quelli che credeva essere i suoi genitori: a 18 anni è uscita di casa e ora è sposata e ha una vita sua. Per Antonella è cominciata una vita di privazioni, è finita in una famiglia assolutamente indigente che l'ha sottoposta a umiliazioni e sofferenze: la madre si è trasferita a Torino con un altro uomo, il padre picchiava lei e i suoi fratelli e tutti sono finiti in istituto. Il raggio di sole è arrivato solo nel 2008, quando la ragazza è stata adottata da una coppia di Foggia, che ora considera i suoi veri genitori.

Solo tre anni fa la 'rivelazione' dello scambio di culla, scoperto per caso sul web, notando strane somiglianze da una fotografia su Facebook: quella che aveva sempre creduto di essere la mamma di Lorena ha scoperto guardando l'immagine di Antonella e di sua sorella di avere un 'clone' più giovane, mentre l'altra ragazza era molto simile a Lorena. Ora, a 26 anni da quel fatidico 22 giugno 1989, con l'esame del Dna che stabilisce l'esatta paternità e maternità delle due giovani, sono partite due cause distinte, come sempre sono state separate le vite delle due 'sorelle scambiate': Antonella, insieme ai genitori biologici Michele e Caterina e al fratello di Antonella, Francesco, ha chiesto alla Regione Puglia un risarcimento danni di 9 milioni di euro, mentre Lorena ha preferito chiedere i danni alla Asl di Bari, quantificandoli in 5 milioni di euro.

Lorena, è scritto nella citazione a giudizio presentata dall'avvocato Stefano Di Feo, ha subito "un danno non patrimoniale rinveniente dalla compromissione della sua sfera esistenziale e della sua qualità della vita etc., che si è connotata da stati di malessere con effetti traumatici evidenti sul suo vivere quotidiano: per tale danno si avanza una richiesta di risarcimento per un importo pari ad euro 5 milioni". La prima udienza del procedimento che si sta celebrando dinanzi al giudice Valeria Spagnoletti, si è tenuta lo scorso 29 aprile. Le parti hanno depositato documentazione, tra cui gli accertamenti sul Dna che dimostrano l'errore commesso alla nascita delle due donne dai medici, rinviando il processo all'udienza del prossimo 15 settembre.