Venerdì 17 Maggio 2024

Referendum, Renzi: "Il fronte del No vuole personalizzare lo scontro"

il premier nella sua e-news: "Se vince il Sì diminuiscono le poltrone"

Il premier Matteo Renzi (Imagoeconomica)

Il premier Matteo Renzi (Imagoeconomica)

Roma, 16 maggio 2016 - "Noi vogliamo entrare nel merito, sul referendum. Discutere di contenuti. Noi abbiamo tutto l'interesse a parlare del merito del quesito referendario. Personalizzare lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del No". Così, tramite la sua e-news, il premier Matteo Renzi sostiene le ragioni del Sì. Secondo il presidente del Consiglio infatti il fronte del No "comprensibilmente, sui contenuti si trova un po' a disagio: ma davvero vogliono mantenere tutte queste poltrone? Questo bicameralismo che non volevano nemmeno i costituenti e che furono costretti ad accettare per effetto dei veti incrociati? Questa confusione insopportabile sulla materia concorrente tra Regioni e Stato centrale che ha portato alla paralisi di cantieri, allo spreco di fondi europei, alla costante tensione istituzionale?".

RENZI: I VANTAGGI DELLE RIFORME - "Ogni giorno che passa diventa più chiaro: il referendum di ottobre sarà su argomenti molto semplici - continua Renzi -. Se vince il Sì diminuiscono le poltrone; se vince il no restiamo con il Parlamento più numeroso e più costoso dell'Occidente. Se vince il Sì, per fare le leggi e votare la fiducia sarà sufficiente il voto della Camera come accade in tutte le democrazie; se vince il no continueremo con il ping-pong tra i due rami del Parlamento. Se vince il Sì avremo un governo ogni cinque anni; se vince il no continueremo con la media di un governo ogni tredici mesi. Se vince il Sì avremo meno poteri alle Regioni; se vince il No continueremo a avere venti burocrazie diverse per trasporti, infrastrutture, energie, promozione turistica all'estero. Se vince il Sì i consiglieri regionali non guadagneranno più dei sindaci; se vince il No continueremo con stipendi e rimborsi di oggi.