Roma, 14 dicembre 2014 - "Mi do un massimo di otto anni, se vinco le prossime elezioni, e poi me ne vado dalla politica". Così il premier Matteo Renzi in un'intervista al New York Times.
"La nuova generazione - ha aggiunto - deve fare politica secondo il modello presidenziale americano, due mandati e fuori".
JOBS ACT - Il premier ha scelto per la riforma del lavoro, il Jobs act, un nome inglese "perché mi piace quello che ha fatto Obama". "Le cose più interessanti che ha fatto - ha aggiunto riferendosi a Obama - sono state sul fronte interno. Ha preso un'economia in crisi nel 2009, è intervenuto, ha rilanciato la crescita, e creato posti di lavoro, tutte cose che l'Europa non è riuscita a fare". La testata americana, parlando del Jobs act, scrive che "per gli standard italiani di un lavoro per la vita, si tratta di un passo rivoluzionario".
P.A. ONLINE - Il premier vuole l'intera pubblica amministrazione semplificata su un app e online.
RENZI: UE STRETTA IN DITTATURA DI BUROCRATI E TECNOCRATI - L'Ue è stretta "in una dittatura di burocrati e tecnocrati", e "non vuole accettare che la politica è il regno della flessibilità". "Non possiamo - ha spiegato Renzi - continuare a ragionare solo sulla base di austerità e di rigore. In una fase di deflazione e stagnazione, non possiamo. Dobbiamo mantenere i nostri conti in ordine, spendere bene il denaro, sì, perché la Germania è preoccupata che i Paesi del Sud non spendano i soldi saggiamente - ed è vero -, ma il punto centrale è che se affrontiamo i nostri problemi, l'economia europea deve cambiare in favore di investimenti per la crescita". Renzi ha ribadito al New York Times che gli investimenti in settori strategici - banda larga digitale, istruzione, ricerca, energia, economia verde - "dovrebbero stare al di fuori del calcolo del Patto di stabilità, che è strumento di rigidità e di austerità". Il premier ha sottolineato alla prestigiosa testata che non può combattere la criminalità e la massiccia disoccupazione in Sicilia se qualche formula del Patto di stabilità su deficit e debito lo blocca.
NYT: RENZI IL PIU' POTENTE DOPO LA MERKEL - Renzi è "forse il secondo più potente uomo politico in Europa dopo Merkel. In termini schematici, lui è il Signor anti-austerità contro la Signora austerità". Scrive il New York Times, che parla anche di una Gran Bretagna "presa in un dibattito debilitante su una possibile uscita dall'Unione europea" e di una Francia con "leadership debole".