Venerdì 17 Maggio 2024

Renzi a Bergamo: se al referendum vince il no, sarà un paradiso di inciuci

Il premier apre la campagna per il Sì alla riforma della Costituzione: "Senza, il Paese sarà ingovernabile. Io personalizzo? No, sono seria". Il ministro Costa: "Se non passa, il governo cade"

Matteo Renzi (LaPresse)

Matteo Renzi (LaPresse)

Bergamo, 21 maggio 2016 - Se il referendum non passa, l'Italia "va all'ingovernabilità".  Matteo Renzi alza la posta in gioco inaugurando la campagna per il Sì alla riforma costituzionale. A ottobre, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sulla legge Boschi che modifica parti della Costituzione, tra cui quella relativa a composizione e funzioni del Senato. Una partita, quella del referendum, in cui l'esecutivo si gioca parecchio. Tanto che il ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa, arriva a dichiarare che "Se non dovesse passare, credo che il governo cadrebbe. E aggiunge: "Mi pare che Renzi e il governo abbiano avuto la missione di riformare il Paese". "Sono convinto che la vittoria del 'No', al di là del merito, sarebbe la dichiarazione che il nostro Paese non è riformabile. Questa è la chiave di lettura". Intanto, l'Anm decide di non schierarsi in merito al quesito costituzionale. "Sull'imprescindibile e ovvio presupposto che la Costituzione sia di tutti i cittadini - spiega l'associazione dei magistrati in una nota -, l'ANM rivendica il pieno diritto dei magistrati a partecipare al dibattito sul referendum, nelle forme da ciascuno ritenute opportune e compatibili con il codice etico".

LE PAROLE DI RENZI - Nell'ipotesi in cui vincesse il no, il Paese diventerà "il paradiso terrestre degli inciuci", avverte il premier, che al teatro sociale di Bergamo è stato accolto anche da un gruppetto di antagonisti con fumogeni e slogan. Perché senza un partito di maggioranza "si fanno accordi in Parlamento". 

Interrotto dalla protesta di un contestatore, Renzi ha smorzato le tensioni: "Non ci toglierete il buonumore", ha replicato, dedicandosi poi all'elogio della riforma."Riduce il numero dei politici, si eliminano 315 stipendi e si rende più semplice il Paese", spiega. E per difenderla tira in ballo Enrico Berlinguer. "Anche lui parlava di monocameralismo". 

Quindi ha ribadito di non voler "minimamente personalizzare la campagna" referendaria, accusa piovuta da più parti dell'opposizione. Confermando però l'out out dal sapore plebiscitario. Se vince il no, lui lascerà. "Se vogliono continuare con gli inciuci - ha spiegato - ne prendano uno più bravo. Loro la chiamano personalizzazione, io serietà". 

DI MAIO - Un nuovo attacco a Renzi giunge dal Movimento 5 Stelle. "Il gioco che sta facendo in questo momento Renzi - dice il vicpresidente della Camera Luigi di Maio -, usando il referendum, è quello di coprire le amministrative che evidentemente ha paura di perdere". E aggiunge: "A questo gioco io non ci sto".