Lunedì 6 Maggio 2024

Referendum, Berlusconi: "Ho visto Mattarella, con No non cambia nulla"

Il leader di Forza Italia: "Se vince il No pronto a sedermi al tavolo con il premier". Oggi Renzi a colloquio con il presidente della Repubblica

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Roma, 23 novembre 2016 - Mentre cresce la tensione nel dibattito sul referendum del 4 dicembre i fronti opposti del e del No si preparano allo scenario post voto. In cui a giocare un ruolo fondamentale sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A chiamarlo in causa è il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, schierato per il No, che fa sapere nel corso di un'intervista a Matrix registrata oggi di aver avuto un colloquio con il Capo dello Stato. Intanto il premier Matteo Renzi, (che a Mattarella ha fatto visita oggi in vista del Consiglio supremo di Difesa di domani, ma non è escluso che abbia affrontato il tema del referendum), da Porta a Porta fa sapere, a proposito dello scenario post voto, in caso di vittoria del No: "Il giorno in cui si va a votare lo decide il Presidente della Repubblica sulla base delle decisioni del Parlamento"

BERLUSCONI: PRONTO A SEDERMI AL TAVOLO CON RENZI - A chi gli ha chiesto se con Mattarella avesse parlato anche di scenari post elettorali, l'ex Berlusconi risponde nell'intervista a Matrix: "Abbiamo parlato della situazione italiana e se vince il No non cambia nulla, non succederà nulla e si apre la possibilità di una riforma della costituzione molto diversa e positiva". L'ex cav si dice anche disposto a rimettersi al tavolo con Renzi in caso di vittoria del No, per cambiare la legge elettorale. "È indispensabile - ha detto il presidente di Forza Italia - sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una nuova legge elettorale". Un ritorno in campo, quello di Berlusconi, segnato anche dall'intervento nel salotto di Bruno Vespa, dove aveva commentato l'attegiamento favorevole di Mediaset al referendum. "Votano sì per paura di ritorsioni", aveva detto a Porta a Porta. Ma nella nuova intervista cambia idea: "Mi sono pentito di quello che ho detto ieri. È fisiologico il timore delle aziende sottoposte a una concessione governativa. Io per avere tre reti ho dovuto vincere un referendum". "Gli industriali - ha aggiunto facendo riferimento alla posizione a favore del Sì dichiarata dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - per forza sono governativi ma molti miei amici industriali sono per il no".

RENZI: COSTITUZIONE VA RISPETTATA - Intanto oggi il premier Matteo Renzi ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'incontro tra i due è avvenuto nel pomeriggio al Quirinale e secondo fonti parlamentari sarebbe durato circa mezz'ora. Al centro del colloquio, ufficialmente, il Consiglio supremo di Difesa di domani. Ma non si esclude che i due leader, con l'occasione abbiano affrontato il nodo del dopo referendum. Ma intanto il premier è intervenuto sulla questione dal confronto tv in onda al programma Porta a Porta. A una domanda sull'ipotesi di un voto anticipato in caso di vittoria del No, il premier ha risposto: "Il giorno in cui si va a votare lo decide il Presidente della Repubblica sulla base delle decisioni del Parlamento". In giornata il segretario del Pd prova inoltre a gettare acqua sui toni infuocati del dibattito, e a margine dell'inaugurazionedella sede romana di Camplus College chiede rispetto per la COstituzione: "La Costituzione va rispettata sempre sia da chi vuole cambiarla sia da chi vuole tenerla, l'art.138 dice che ci vuole un voto referendario sulla riforma", dice. E a proposito dell'attacco sferzato dal blog di Beppe Grillo in cui il premier era stato definito "scrofa ferita", risponde: "Alla sfida bisogna andare con leggerezza e con un sorriso. Ho detto ai miei: basta replicare alle accuse, rispondiamo nel merito".