Giovedì 16 Maggio 2024

Di Maio, la chat con la Raggi su Raffaele Marra

"Hai chiesto a Pignatone? Penso che nel gabinetto non possa stare". "Mi risponderà quanto prima". "Lui non si senta umiliato. E' un servitore dello Stato"

Luigi Di Maio a 'In mezz'ora' con dietro una foto di Raffaele Marra (Ansa)

Luigi Di Maio a 'In mezz'ora' con dietro una foto di Raffaele Marra (Ansa)

Roma, 14 febbraio 2017 - Raffaele Marra era stato oggetto di una chat tra la sindaca Virginia Raggi e Luigi Di Maio la scorsa estate. Al vaglio c'erano il suo ruolo e il suo futuro dopo che Marra aveva incontrato il vice presidente della Camera all'inizio di luglio. 

"Pignatone cosa ti ha detto dopo che gli hai inoltrato il suo nominativo (di Marra, ndr)? In ogni caso nella riunione con me, Marra non mi ha mai chiesto se andare in aspettativa o meno. Semplicemente mi ha raccontato i fatti. Io l'ho ascoltato. Perché tu me lo avevi chiesto. Sono rimasto a tua disposizione non sua. E penso che nel gabinetto non possa stare, perché ci eravamo accordati così", si legge in un passaggio della chat datato 10 agosto 2016 che l'Ansa ha potuto visionare.

A Di Maio, si legge ancora nella chat, la sindaca di Roma replica: "Pignatone mi risponderà quanto prima, l'elenco conteneva una prima tranche da 20 nominativi. Stanno effettuando le verifiche". 

Nella chat compare anche un passaggio contenuto, secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, nello smartphone di Marra. Di Maio, sempre il 10 agosto, scrive infatti alla Raggi: "Quanto alle ragioni di Marra. Aspettiamo Pignatone. Poi insieme allo staff decidete/decidiamo. Lui non si senta umiliato. E' un servitore dello Stato. Sui miei il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante è non trovare nulla".

L'esistenza di questa chat sarebbe venuta fuori dalle carte dell'inchiesta per corruzione che ha portato all'arresto dell'ex capo del personale del Campidoglio, attualmente detenuto al Regina Coeli. Il suo avvocato Francesco Scacchi ne avrebbe confermato l'esistenza.

LE POLEMICHE - Immediata la polemica politica esplosa dopo la pubblicazione di stralci della chat su alcuni quotidiani. Diversi esponenti del Pd hanno puntato il dito contro il vicepresidente della camera, accusandolo di scaricare in pubblico Marra mentre "in privato lo proteggeva". Chi non ci sta al linciaggio, però, è proprio il Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo in testa, che accusa i giornali di aver pubblicato solo una parte della chat e non la versione integrale. Da qui la decisione di pubblicare le schermate della conversazione tra Di Maio e la sindaca.

CHAT_20596589_125829

"La faccenda è di una gravità inaudita perché quello che hanno scritto è falso, fuorviante e non verificato", tuona il leader del M5S. "Luigi Di Maio sta preparando richieste di risarcimento danni per centinaia di migliaia di euro".