Sabato 4 Maggio 2024

POGBA VIA, ALLEGRI GETTA LA SPUGNA

E' TEMPO di Tim Cup, la vecchia Coppa Italia. Gioca la Juve stasera, ore 21, allo Stadium (tutto esaurito), cosa più unica che rara a metà gennaio, perché lo sfidante non è il Real Madrid, ma il Verona, che domenica sempre a Torino concederà il bis in campionato. Gira e rigira però si parla sempre di mercato. Con Marotta sempre a caccia del trequartista (Salah del Chelsea o Belhanda della Dinamo Kiev) l'uomo del momento resta Pogba, mister 100 milioni. Soldi che permetterebbero alla Juve di rifare la squadra, cosa che capitò ai tempi di Moggi e Giraudo con la cessione di Zidane. L'asta è ufficialmente aperta. Allegri ieri in conferenza stampa è stato realista: «A fine stagione può succedere di tutto. Lo vogliono tutti ed è normale. Ha grandi qualità e può ancora migliorare. Fa meno di quello che potrebbe, è giovane e forte, ha margini di miglioramento». Mino Raiola, uno dei suoi manager, gongola. Per lui e per Pogba sarà un'estate caldissima. Il Psg sarebbe pronto a sacrificare Cavani e Verratti, il Manchester City come contropartita inserirebbe Jovetic (chiesto in prestito nelle ultime ore da Paratici, senza soldi però non se ne farà nulla), mentre i cugini dello United potrebbero ingolosire i vertici di corso Galileo Ferraris con Falcao e Mata, mentre il Real Madrid sarebbe pronto a staccare un assegno da 100 milioni, come è capitato con Bale. Per Florentino Perez sembra essere diventata una questione di principio. Un'intervista del francesino rilasciata tempo fa all'Équipe e ripresa da Four Four Two, mal tradotta, aveva creato allarmismi nel popolo bianconero, tanto che la società ha precisato su twitter. Quel I won't speak ill of United (Non parlerò male dello United) è stato tradotto come «Non significa che non parlerò ancora con lo United». Il discorso poi si è spostato sulla Coppa Italia. La Juve vuole la decima. «È un obiettivo della stagione, vogliamo arrivare in fondo ha sottolineato Allegri -. Ci sarà lo stadio pieno, gli stimoli non mancheranno. Non sarà un vero e proprio test: chi ha giocato meno da parte mia ha sempre grande fiducia, il gruppo sarà decisivo nel finale di stagione. Dobbiamo bisogna passare il turno». Non convocati Tevez, Pirlo e Caceres. Sarà turnover. .