Giovedì 16 Maggio 2024

Palestina entra in Corte penale internazionale. Potrà accusare Israele di crimini di guerra

Ancora non sono state presentate accuse ma la Corte ha già avviato una prima indagine sui presunti crimini di guerra israeliani attuati contro i palestinesi e sulle attività di costruzione e di ampliamento degli insediamenti definiti "illegali"

Il ministro Riad al-Malki lascia la corte penale dell'Aia (Ansa)

Il ministro Riad al-Malki lascia la corte penale dell'Aia (Ansa)

Gerusalemme, 1 aprile 2015 - Lo "Stato della Palestina" entrerà da oggi a pieno titolo nella la Corte penale internazionale dell'Aia, anche se non è ancora chiaro quando e se presenterà accuse per crimini di guerra contro Israele. Il capo negoziatore dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Saeb Erekat, ha spiegato che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha portato a termine tutti i preparativi tecnici per entrare a far parte del tribunale. Erekat ha, inoltre, sottolineato che la Corte penale internazionale ha già avviato una prima indagine sui presunti crimini di guerra israeliani attuati contro i palestinesi, sulle attività di costruzione e di ampliamento degli insediamenti definiti "illegali" e pure sullo sfruttamento delle risorse nei territori palestinesi occupati. "I comitati tecnici sono ancora a lavoro", ha aggiunto Erekat. 

Il governo d'Israele - Paese che invece non aderisce allo Statuto di Roma e quindi alla Cpi - ha bollato la mossa del presidente Abu Mazen come unilaterale e l'ha contrastata con una serie di ritorsioni, tra cui la sospensione del versamento delle tasse riscosse per conto dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Decisione, questa, ritirata solo pochi giorni fa.