Gerusalemme, 1 aprile 2015 - Lo "Stato della Palestina" entrerà da oggi a pieno titolo nella la Corte penale internazionale dell'Aia, anche se non è ancora chiaro quando e se presenterà accuse per crimini di guerra contro Israele. Il capo negoziatore dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Saeb Erekat, ha spiegato che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha portato a termine tutti i preparativi tecnici per entrare a far parte del tribunale. Erekat ha, inoltre, sottolineato che la Corte penale internazionale ha già avviato una prima indagine sui presunti crimini di guerra israeliani attuati contro i palestinesi, sulle attività di costruzione e di ampliamento degli insediamenti definiti "illegali" e pure sullo sfruttamento delle risorse nei territori palestinesi occupati. "I comitati tecnici sono ancora a lavoro", ha aggiunto Erekat.
Il governo d'Israele - Paese che invece non aderisce allo Statuto di Roma e quindi alla Cpi - ha bollato la mossa del presidente Abu Mazen come unilaterale e l'ha contrastata con una serie di ritorsioni, tra cui la sospensione del versamento delle tasse riscosse per conto dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Decisione, questa, ritirata solo pochi giorni fa.