Mercoledì 8 Maggio 2024

Triplicate le denunce contro i medici. Lorenzin: avvocati a caccia di pazienti

Il ministro attacca gli avvocati: "Rispolverano casi vecchi di 10 anni"

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin (Ansa)

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin (Ansa)

Roma, 5 settembre 2015 - IN PASSATO c’è stato un accanimento contro i medici che bisogna cercare di correggere. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervistata nella trasmissione Agorà. «C’è stato purtroppo un abuso delle denunce – ha spiegato – ora abbiamo gli avvocati che vanno a cercare i pazienti anche dopo dieci anni. Questo è un abuso, abbiamo un numero grandissimo di denunce accanto ad un numero esiguo di condanne. Accanto a questo c’è il problema dell’assicurazione, è diventato molto difficile per alcune categorie di medici, pensiamo ai ginecologi, agli ortopedici e ai chirurghi, poter sopportare l’assicurazione». La materia, ha ricordato il ministro, è oggetto di una legge attualmente in Parlamento. «È una materia complessissima ma l’obiettivo che dobbiamo raggiungere è, da una parte, dare al paziente cure e accesso diagnostico di cui ha bisogno, in seconda battuta dobbiamo mettere il medico in condizione di fare il proprio lavoro. Il terzo punto è che chi sbaglia con dolo e con colpa grave si faccia carico delle proprie responsabilità. Dobbiamo raggiungere questo equilibrio». Le organizzazioni sanitarie parlano di sentimenti di diffidenza e talora di ostilità nei confronti degli operatori in corsia: quando le cure falliscono è forte la tentazione di cercare un capro espiatorio e chiedere un risarcimento. «Ma nella stragrande maggioranza dei casi, afferma Adolfo Bertani, presidente del Consorzio universitario per la gestione del rischio (Cineas), il contenzioso si conclude con formule che di fatto assolvono il singolo medico o la clinica».

LE AZIENDE sanitarie vedono squassati i bilanci, non si trovano compagnie assicurative disposte a stipulare una polizza in corsia, al punto che gli ospedali sono diventati terra di conquista di broker stranieri e agenti improvvisati. «La tendenza a ripetere analisi e visite – dice il senatore Lucio Romano, che ha presentato il DDL 1648 per la disciplina del rischio clinico e della responsabilità professionale del medico – è tipica della medicina difensiva. Per evitare addebiti di responsabilità professionale si finisce per causare un aggravio di 10 miliardi ai conti dello Stato».