Giovedì 16 Maggio 2024

Manovra, Squinzi: "Un sogno le parole di Renzi sull'Irap"

Metalmeccanici in rivolta per il jobs act

Matteo Renzi con Giorgio Squinzi (Ansa)

Matteo Renzi con Giorgio Squinzi (Ansa)

Roma, 14 ottobre 2014 - Il premier Renzi non si ferma un attimo, dopo aver annunciato, ieri, la manovra da 30 miliardi e il taglio dell'irap, oggi vede il premier cinese. Intanto Confindustria plaude alla prossima legge di stabilità così come è stata tratteggiata dal Governo, mentre dure critiche arrivano dal governatore veneto Zaia. E da Bologna la Fiom conferma le parole di Landini: "Occuperemo le fabbriche che applicano il Jobs act". Riguardo a ipotizzate scintille con il Tesoro sulla Legge di Stabilità, il premier assicura: "Nessuna divergenza con Padoan"

SQUINZI - "Non possiamo che dichiarare la nostra piena soddisfazione" sulle misure annunciate ieri dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per la Legge di stabilità, ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, interpellato a margine di un connvegno. "Ieri - ha spiegato - quando il presidente del Consiglio ha presentato le misure, onestamente, ho sentito che si realizzava quasi un sogno: sono anni che chiediamo l'eliminazione della componente lavoro dall'Irap. Si va nella direzione auspicata in tanti anni. Anche l'azzeramento dei contributi sui neoassunti per tre anni è un provvedimento molto positivo". La legge di stabilità contiene "una serie di misure per far ritrovare la fiducia, che è quello che manca per investimenti e crescita".

ZAIA - Di tutt'altrto tenore la reazione di Zaia: E' inutile togliere l'Irap sul costo del lavoro, come ha annunciato ieri il premier Matteo Renzi, se poi le imprese vengono "massacrate" con altre tasse che vengono introdotte, sostiene il presidente del Veneto, secondo cui l'ipotesi di abolizione della tassa "è uno degli obiettivi, ma non l'unico, tanto è vero che se alle imprese viene tolta l'Irap o parte e poi le massacri con tasse dirette e indirette togliendo soldi agli enti pubblici che non saranno più in grado di offrire servizi, finisce che è sempre un bilancio della coperta corta". Il politico leghista ha paragonato l'intervento al bonus Irpef varato ad aprile. "E' inutile dare con una mano 80 euro a un cittadino e poi toglierli con la Tasi e tutta una serie di tasse che si sono inventati. Se noi facessimo un bilancio tra il dare e l'avere, tra tasse incassate e quelle decurtato dal governo, ne verrebbe fuori che il bilancio e' negativo: paghiamo piu' tasse di prima", ha concluso Zaia.

IL PATTO TRANSATLANTICO - "All'inizio di una settimana molto impegnativa, ribadisco che il rapporto con gli Stati Uniti d'America, il rapporto commerciale non solo valoriale, ideale e identitario, è per noi un'assoluta priorità", dice Renzi. "Ogni giorno che passa è un giorno perso e vorrei fosse chiara, da parte italiana, l'assoluta convinzione per fare del semestre italiano l'occasione per uno scatto d'avanti. Non è solo un accordo di libero scambio come altri, è una scelta strategica". Renzi si augura che il Patto Transatlantico possa essere chiuso entro la fine dell'anno.

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