Venerdì 3 Maggio 2024

L'Italia 'non è un paese per giovani', parola di Giovanni Veronesi

Esce al cinema 'Non è un paese per giovani', storia di ragazzi italiani costretti ad emigrare per avere una possibilità

Una scena del film

Una scena del film

Andare all'estero è un sogno coltivato da molti, ma c'è una bella differenza tra sognare e fare. Proprio questa differenza anima 'Non è un paese per giovani', che potremo vedere nelle sale italiane a partire da giovedì 23 marzo. COS'È È una produzione italo/spagnolo. Mescola commedia e dramma per affrontare il tema dei giovani che lasciano l'Italia in cerca di prospettive che non trovano nella loro patria. LA TRAMA Sandro e Luciano hanno poco più di vent'anni e vivono a Roma: si conoscono lavorando come camerieri e presto iniziano a condividere il sogno di trasferirsi a Cuba, dove aprire un locale vista mare. Giungi sull'isola devono scontrarsi con alcune difficoltà pratiche, ma soprattutto con un le insicurezze e i demoni che si sono portati dietro dall'Italia. IL TRAILER IL REGISTA Toscano classe 1962, Giovanni Veronesi lavora come scrittore ai film di Francesco Nuti, Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Come regista e sceneggiatore esordisce nel 1987 ('Maramao') e si afferma definitivamente presso il pubblico grazie alle commedie 'Che ne sarà di noi' (2004) e 'Manuale d'amore' (2005, capostipite di una trilogia). IL CAST Sandro e Luciano sono interpretati dai giovani Filippo Scicchitano e Giovanni Anzaldo, affiancati da Sara Serraiocco nei panni della ragazza che li accoglie a Cuba. I veterani sono invece Sergio Rubini, Nino Frassica e Luis Rielo. DALLA RADIO AL CINEMA Il film nasce dall'esperienza che Giovanni Veronesi ha maturato curando e conducendo la trasmissione radiofonica 'Non è un paese per giovani' (stesso titolo del film), che va in onda su Rai Radio 2. Il format prevede di raccontare le storie di giovani italiani che partono per l'estero, di quelli che ritornano e di coloro che stanno realizzando i propri progetti rimanendo in Italia. 100.000 OGNI ANNO Con le parole di Giovani Veronesi: "Più di centomila ragazzi l'anno se ne vanno dall'Italia in silenzio. È un lento ma inesorabile esodo che porterà alla mancanza di tasselli fondamentali, in alcune generazioni del futuro. I miei film sono sempre stati delle commedie divertenti e non voglio assolutamente perdere questa valenza, ma non voglio nemmeno perdere di vista il momento storico in cui viviamo: ho voluto raccontarlo attraverso questo delicato argomento". IL PARERE DI CHI L'HA VISTO La critica italiana non è particolarmente soddisfatta. Le principali ragioni di scontento sono due: intanto, il film denuncia un'evidente difficoltà di inquadrare davvero i giovani d'oggi, i loro sogni e i loro problemi, e si accontenta di mettere in scena degli stereotipi. Inoltre, le note più drammatiche sono gestite con poca sicurezza e poco studio dei personaggi.