Giovedì 16 Maggio 2024

Muhammad Ali, Louisville pronta per i funerali oceanici del 'Più grande'

Aveva 74 anni. Giovedì scorso era stato ricoverato per un'infezione polmonare. Nella città del Kentucky sono attese centinaia di persone e tantissimi vip tra politici, attori e sportivi

Muhammad Ali manda ko Sonny Liston, 1965 (Ansa)

Muhammad Ali manda ko Sonny Liston, 1965 (Ansa)

Louisville, 7 giuno 2016  - Louisville si sta preparando ad accogliere i funerali del 'Più grande' pugile della storia, Muhammad Ali. L'evento in grande stile sarà come la leggenda del pugilato lo ha chiesto e lancerà un messaggio universale di pace. Le esequie si svolgeranno venerdì davanti a una folla immensa, in uno spirito ecumenico e sotto gli occhi del mondo, dicono gli organizzatori. 

L'attore Will Smith e l'ex campione del mondo di boxe Lennox Lewis, insieme altre sei persone porteranno la bara del figlio più noto della cittadina del Kentucky, nato nel 1942 a Louisville con il nome di Cassius Clay. Will Smith ha recitato il ruolo di Muhammad Ali nel film di Michael Mann "Ali", del 2001. Gli altri portatori sono amici o parenti dei pugile scomparso. 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sarà presente ai funerali, insieme al re di Giordania Abdallah. Pronunceranno una parte dell'orazione funebre l'ex presidente Usa Bill Clinton e l'attore Billy Cristal. Manca ancora la conferma della presenza del presidente Barack Obama. 

Dopo aver lottato per trent'anni contro il morbo di Parkinson, Muhammad Ali si è spento sabato a 74 anni per una crisi settica legata a problemi polmonari aggravati dalla malattia. Egli stesso aveva dato indicazioni sui suoi funerali. "Sono sollevata di sapere che non soffre più" ha detto Laila Ali, una dei nove figli. "Quando penso a mio padre, penso a Nelson Mandela". 

Il portavoce della famiglia Bob Gunnell: "The Champ" "voleva che tutti potessero assistere ai suoi funerali". Muhammad Ali è venerato in tutto il mondo islamico per la sua conversione alla fede musulmana avvenuta nel 1964 e per aver difeso i valori di pace dell'islam per tutta la vita. Visitatori da tutto il mondo sono attesi a Louisville, abituata alle grandi folle quando una volta l'anno ospita il Kentucky Derby, uno dei concorsi ippici più noti degli States. 

Ma i funerali di Ali saranno, secondo lo stesso sindaco della cittadina Greg Fischer, "probabilmente qualcosa di mai visto". Gli abitanti di Louisville e gli ammiratori di Muhammad Ali di tutte le fedi sono invitati a una preghiera islamica giovedì sera alla Freedom Hall, la sala da 18mila posti dove il campione combattè per l'ultima volta a Louisville, battendo Willi Besmanoff il 29 novembre 1961. Il giorno dopo una grande processione attraverserà la città, nella quale molte strade portano già il nome di Muhammad Ali.

In un momento in cui i musulmani d'America sono presi di mira, in particolare dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, sono molti a sperare che le esequie del campione mandino un potente segnale in senso contrario. 

Gunnell non è voluto entrare su questo terreno. "Non ha nulla a che vedere con la politica. Ha a che vedere con il modo in cui Muhammad Ali ha trascorso la sua vita". La grande cerimonia per le esequie del tre volte campione del mondo dei pesi massimi sarà interconfessionale, ma presieduta da un imam, il californiano Zaid Shakir. Si terrà al KFC Yum! Center (Louisville è tra l'altro la capitale mondiale del pollo fritto) davanti a 15.500 spettatori. I biglietti per la cerimonia saranno distribuiti gratuitamente oggi e domani eg li organizzatori si attendono lunghissime code. 

Ali, il cui carisma ha segnato il XXesimo secolo, sarà poi sepolto con una cerimonia più intima in un cimitero di Louisville. Secondo il rito funerario musulmano, l'inumazione deve avvenire entro 24 ore dalla morte, o almeno nei tempi più rapidi possibile tenuto conto delle leggi locali. Muhammad Ali invece sarà sepolto a sette giorni dalla morte, un ritardo giustificato da esponenti musulmani locali tenuto conto della grandezza del personaggio. E' un ritardo accettabile, ha detto all'Afp Muhammad Babar, uno dei capi della comunità musulmana local, "perché dobbiamo permettere a persone dall'Indonesia, dalla Gran Bretagna, dal Senegal o dal Sudafrica di venire a esprimere le loro condoglianze".

 

Obama: mondo migliore grazie a lui

Il campione che spaccava le regole - di L. TURRINI

Ali, il coraggio della paura - di G. SCHIAVON

Le sue frasi celebri