Domenica 19 Maggio 2024

Europa League: Lazio beffata dal Dnipro, Napoli a valanga

Fiorentina ko in casa col Basilea, paga caro l'espulsione di Gonzalo Rodriguez a 25 minuti dalla fine

Alessandro Matri in azione durante Dnipro-Lazio (Afp)

Alessandro Matri in azione durante Dnipro-Lazio (Afp)

Roma, 18 settembre 2015 - Europa League di luci e ombre pre le italiane. La Lazio pareggia in Ucraina, raggiunta nel recupero dal Dnipro. Il Napoli travolge il Bruges e la Fiorentina cede in casa al Basilea dopo essere andata in vantaggio e aver pagato caro l'espulsione di Gonzalo Rodriguez a 25 minuti dal termine. 

IL PUNTO - Chissà, forse Maurizio Sarri ha trovato la chiave giusta per il suo Napoli, deludente fin qui in campionato. E non per la ‘Manita’ rifilata al modesto Club Brugge, poco più che una comparsa al San Paolo. Semmai per il cambio di modulo che è valso non solo la prima vittoria per il tecnico esordiente in Europa. Schierata con il 4-3-3, la squadra ha risposto regalando al tecnico un pieno di certezze, anche se il livello tecnico dell’avversario ha trasformato la gara in un allenamento o poco più. Le doppiette di Callejon e Mertens e il gol di Hamsik raccontano un risultato paradossalmente bugiardo, per le occasioni create dal Napoli, finalmente veloce, incisivo, corto e con un’armonia negli schemi mai vista fin qui. E’ mancato solo il gol di Higuain, a lungo invocato dai 12mila del San Paolo. Il Pipita si è mosso bene però, mostrandosi a proprio agio nel tridente offensivo. Dirà poi Sarri: «Spero che la vittoria ci dia carattere ed autostima finora ci è mancata la continuità. Su alcuni schemi da palla ferma si vedono i miei schemi». Il tecnico, pensando alla prossima sfida con la Lazio, ha tolto il Pipita dopo un’ora, risparmiando qualche minuto anche Hamsik e Mertens. Beffa atroce per la Lazio che a recupero scaduto subisce il gol di Seleznyov (due volte a segno contro il Napoli la scorsa stagione) che si tramuta in un pareggio amaro. La squadra di Pioli gioca un primo tempo di personalità, rischiando pochissimo e il gol che sblocca la gara, dopo un palo di Matri, è di Milinkovic-Savic. Secondo tempo più equilibrato, fino alla beffa finale. La Fiorentina paga caro l’espulsione di Gonzalo Rodriguez a 25’ dal termine, quando era in vantaggio per uno a zero grazie al gol di Kalinic. Sei minuti dopo il rosso al difensore viola, gli svizzeri trovano il pareggio con l’ex Pescara Bjarnason e raddoppiano otto minuti più tardi con Elneny.