Lunedì 29 Aprile 2024

Riforme e bonus, riparte il lavoro. Verso un milione di nuovi assunti

Inps: boom di contratti stabili in nove mesi. Istat: si rafforza l’industria

I ministri Padoan, Poletti e Delrio (Ansa)

I ministri Padoan, Poletti e Delrio (Ansa)

Roma, 11 novembre 2015 - NOVECENTOMILA assunzioni a tempo indeterminato, con sgravi, in nove mesi. Una cifra che potrebbe toccare quota un milione e 200mila a fine anno. E a quel punto un’operazione incentivante potrebbe, per paradosso, produrre un buco di due miliardi nelle casse dello Stato. Il costo complessivo, per il Tesoro, sarebbe di circa 5 miliardi (per un onere medio di 4.215 euro a contratto), ma la copertura finanziaria originaria era solo di tre miliardi. Per il premier e il ministro dell’Economia, però, contano i saldi positivi. «Gli ultimi dati Inps – chiosa Matteo Renzi – sono il segno di una novità». «L’Italia sta uscendo dalla crisi», insiste Pier Carlo Padoan in un video pubblicato su Youtube dal titolo ‘Beyond the Clouds, Italy Is Back« (Oltre le nuvole, l’Italia è tornata) nel quale sostiene che «la crisi è stata profonda ma si è confermata la resilienza dell’economia». Per aggiungere che «le riforme e i tagli delle tasse stanno iniziando a dare frutti». Il titolare di Via Venti Settembre si aspetta a questo punto che «siano accolte le ragioni per le quali chiediamo le clausole di flessibilità».

MA VEDIAMO i numeri dell’Inps. I nuovi rapporti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di contratti a termine), secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Inps sul precariato, sono stati 1,7 milioni a fronte di 1,23 milioni di cessazioni, con un saldo positivo nell’anno di 469.393 contratti stabili. Se si fa il confronto con lo stesso periodo del 2014 (quando la variazione fu positiva per 98.046 unità), nei primi nove mesi del 2015 il dato è stato migliore di 371.347 unità.

Un saldo positivo che arriva nello stesso giorno in cui l’Istat conferma che torna il segno più per l’industria italiana a settembre: la produzione cresce dello 0,2% rispetto ad agosto e nei dodici mesi aumenta dell’1,7%. A trainare la ripresa la produzione di autoveicoli, ma anche le imprese gestite da extracomunitari. E, secondo il Centro studi Confindustria, andrà bene anche a ottobre con un rialzo stimato dello 0,4%.

LA CRESCITA dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è legata soprattutto all’esonero triennale dai contributi previdenziali per le assunzioni stabili fatte quest’anno. Tra gennaio e settembre hanno usufruito del beneficio oltre 906.000 lavoratori, il 55% degli assunti a tempo indeterminato nel periodo. Il vantaggio è stato utilizzato soprattutto al Nord (il 46,2% del totale dei contratti con esonero), mentre quelli del Sud e delle Isole per i quali è stato chiesto lo sgravio sono il 31,7% del totale. Se si guarda alle assunzioni stabili complessive (escluse le trasformazioni) a fronte di un +34% medio totale, il Nord Ovest e il Nord Est segnano rispettivamente un +42,3% e un +51,3% mentre il Sud e le Isole registrano rispettivamente un +20,2% e un +15,5%.

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