Lunedì 29 Aprile 2024

L'Italjuve vota Conte«Difesa regina d'Europa»

Alessandro Fiesoli Firenze LO ZOCCOLO, se è per questo, è durissimo. La difesa della ItalJuve, come ripete Bonucci, con comprensibile orgoglio, «è la più forte d'Europa, a dirlo sono i numeri», e con il ritorno di Barzagli si completa il collegamento fra il Conte bianconero e azzurro. Verso Sofia, dopo il ritiro di Coverciano esteso a un convocato d'eccellenza, l'arcivescovo di Firenze cardinal Betori ieri in visita alla squadra, con le spalle coperte. E con il ct, dopo quattro mesi di polemiche, discussioni e malumori solo in parte giustificati, lusingato dai suoi fedelissimi, ora che c'è da tornare in campo. Come Buffon: «Il mister lavora per dare la sua impronta alla squadra, tratta tutti noi giocatori allo stesso modo e questo è alla base della credibilità e del rispetto di cui gode». Bonucci ribadisce: «Dopo quattro mesi è come se il tempo si fosse fermato, abbiamo ripreso da dove ci eravamo lasciati dopo la partita con l'Albania, e la preparazione a questa partita è stata maniacale, come nel suo stile». Bastassero solo una difesa di ferro e le statistiche, la nazionale sarebbe già al sicuro. Ma non è così, l'Italia a Sofia deve andare per vincere, e rompere un tabù, visto che in Bulgaria, nelle precedenti cinque occasioni, il bilancio azzurro è di tre sconfitte e due pareggi, con Lippi e Prandelli. Questa Bulgaria in casa ha perso con la Crozia ed è stata bloccata sul pareggio da Malta, e allora quello che è giusto aspettarsi è una nazionale che sappia vincere a Sofia anche per agganciare il treno della ripresina internazionale del calcio italiano nelle coppe, con la Juve nei quarti della Champions e Fiorentina e Napoli in quelli di Europa League. Sarebbe un peccato, se l'ItalConte non si unisse al meglio del calcio italiano. I numeri, nelle sue prime sei partite da ct, sono dalla sua parte, ma in quanto a gioco e attacco, con Croazia e Albania non c'è stato da esaltarsi. Per domani sera, le attese portano a Verratti, al centro del gioco nel ruolo di Pirlo, e alla coppia Immobile-Zaza, fin qui una costante nelle scelte di Conte. Come nuove alternative, i due oriundi Eder e Vazquez. Con questo, scarsissima nostalgia per Balotelli, considerato che cosa ha combinato dal Brasile in poi: «Per Mario è un periodo grigio, ma non dimentico che agli Europei 2012 è stato il nostro valore aggiunto, le porte qui per lui sono sempre aperte a patto che si inserisca nello spirito di una squadra dove tutti ci sacrifichiamo», il messaggio che gli manda Bonucci. Per la formazione, con il 3-5-2, (Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Marchisio, Pasqual; Zaza, Immobile) un dubbio su Pasqual, colpito duro alle costole. Nel caso, Antonelli.