Venerdì 17 Maggio 2024
ENZO BUCCHIONI
Sport

Tutti i meriti di Allegri, e di un gruppo di vincenti. Ma ora sono 31 o 33?

C’era ancora il Duce quando la Juve vinse per la prima volta quattro scudetti a fila, ottanta anni dopo la storia si ripete e forse va oltre. Vincere oggi è molto più difficile per almeno mille ragioni, farlo con la facilità e la continuità di questa Juve è qualcosa di straordinario. I meriti sono di tutti, dicono quelli che amano le banalità. Lasciamoli dire. In realtà il trionfatore Numero Uno c’è e si chiama Allegri. Quando l’hanno chiamato era al mare. Solo al pensiero di sostituire Conte dopo il record dei 102 punti, serviva un gesto di coraggio: molti sarebbero rimasti in spiaggia. Fra l’altro Allegri era reduce da un esonero burrascoso, c’erano tante controindicazioni in una scelta del genere. Lui ha smentito tutti. Di sicuro aveva dentro tanta rabbia dopo il fallimento col Milan, la fusione tra intelligenza e umiltà è stata la sua ricetta vincente. Non ha mai pensato di fare il fenomeno, ha preso quello di buono (tanto) che aveva costruito Conte e l’ha cambiato gradualmente per rimotivare e allungare la storia di un gruppo straordinario. Ha chiesto un calcio meno adrenalinico e più ragionato, ha fatto leva sui valori morali di giocatori abituati a vincere che inconsciamente avevano voglia di liberarsi dell’ingombrante ombra di Conte. La stagione è stata perfetta, in pratica la Juve era già campione a gennaio, per di più senza le polemiche che da sempre accompagnano le vittorie della Signora Omicidi: scudetto strameritato. Ma oltre ad Allegri ci piace Marotta, c’è molto di suo in questi anni bianconeri. Dopo tanta esperienza nel calcio di provincia, oggi è il più bravo di tutti. Tra i giocatori Tevez (grandissimo), Pogba, Buffon e Marchisio sono rimasti sempre al di sopra della media. Storie di campioni. Invece, storie di polemiche (le solite) pensando all’Albo d’oro. Per Agnelli e i suoi seguaci ora gli scudetti sono trentatré, per gli altri trentuno. Questo è uno dei rari casi in cui uno più uno non farà mai due: una sorta di teoria della relatività rivista e corretta. Su una cosa però dobbiamo essere tutti d’accordo, martedì c’è la Champions, un’italiana in finale farebbe comodo a tutti. Provaci, Juve. Twitter @EnzoBucchioni www.TheBuccNotes.it