Giovedì 16 Maggio 2024

Jobs Act, ira della Camusso. Landini: "Un regalo alle imprese"

Ira dei sindacati dopo il via libera al Jobs Act. Landini: "Metteremo in atto tutte le iniziative possibili". Barbagallo: "Il governo sta eseguendo i compitini della Merkel"

Il segretario della Cgil Susanna Camusso (Ansa)

Il segretario della Cgil Susanna Camusso (Ansa)

Roma, 24 dicembre 2014 - Dopo il via libera al Jobs Act, arrivano le reazioni dei sindacati. "Altro che rivoluzione copernicana", il governo Renzi "ha cancellato il lavoro a tempo indeterminato, generalizzando la precarizzazione", ha commentato la leader della Cgil, Susanna Camusso. Sono norme "ingiuste, sbagliate e punitive". 

Per Landini, segretario generale della Fiom, "è un regalo fatto alla vigilia di Natale agli imprenditori, che noi non condividiamo". Inoltre ha annunciato che il sindacato metterà "in campo tutte le iniziative possibili per riconquistare i diritti ed estenderli veramente a tutti". Secondo il leader dei metalmeccanici, Renzi "ha fatto felice la Confindustria ma non certo i lavoratori e le lavoratrici e tanto meno i giovani e i precari, che non acquisiscono diritti in più: si tratta solo di meno diritti per tutti".

Della stessa opinione anche il segretario Uil Carmelo Barbagallo, "il governo ha fatto solo un favore agli imprenditori e sta eseguendo i compitini assegnati dalla Merkel".  Per Barbagallo, sono "emblematiche le battute del premier sugli imprenditori e sulla destra. Registriamo, infatti, che nemmeno il governo Berlusconi era riuscito ad abolire l'articolo 18, monetizzando i licenziamenti". La Uil - ha affermato il suo leader - giudica "negativamente la monetizzazione dei licenziamenti collettivi, fatto che non aiuterà il mondo del lavoro". "La promesse di maggiori tutele per i giovani si è conclusa, così, a favore solo dei giovani imprenditori - ha sottolineato - coerentemente con quanto Renzi stesso aveva sostenuto, qualche mese fa, circa l'opportunità che gli imprenditori possano licenziare come e quando essi vogliono".