Lunedì 29 Aprile 2024

Isis minaccia su Twitter: "Preparatevi ad altri attacchi come Sydney"

È la minaccia dei jihadisti dell'Isis citata dal Site: il sequestratore di Sydney un mese fa aveva dichiarato la sua 'sottomissione' ad al Baghdadi. Tori Johnson e Katrina Dawson, i due ostaggi morti salutati come eroi. Premier Abbott: "L'iraniano era conosciuto, ma non sulla lista terrorismo"

Sydney, fiori per le vittime del sequestratore iraniano (AFP)

Sydney, fiori per le vittime del sequestratore iraniano (AFP)

Sydney, 16 dicembre 2014  - "La sollevazione dei musulmani e altri attacchi 'domestici'" saranno "inevitabili" se l'Occidente continuerà con i suoi "crimini contro l'Islam". È la minaccia dei jihadisti dell'Isis citata dal Site, che sottolinea come il sequestratore di Sydney un mese fa avesse dichiarato la sua 'sottomissione' al 'califfo' al Baghdadi, seppure in forma "inusuale". "Coloro i quali chiedono alleanza al califfo dei musulmani chiedono alleanza ad Allah e al suo messaggero", ha scritto Man Haron Monis, il sequestratore ucciso ieri a Sydney, citato dal Site giusto une mese fa, a novembre. E ancora: "Allah mi ha onorato di poter chiedere alleanza all'imam dei nostri tempi". Secondo Rita Katz, la cacciatrice dei jihadisti online e fondatrice del Site, si tratta del resto di affermazioni "inusuali", perché Monis "non fa mai il nome di Baghdadi", e i 'proclamì del sedicente predicatore 'non necessariamente prefigurano che egli sia parte di un piano dell'Isis".

LE VITTIME - Si chiamavano Tori Johnson e Katrina Dawson i due ostaggi morti nel blitz delle forze speciali australiane che ha posto fine ieri al sequestro nella caffetteria Lindt di Sydney. Lo riferiscono i media online australiani. Il primo era manager del locale teatro del dramma; la seconda era una cliente. Katrina Dawson, viene indicata come un avvocato trentottenne, madre fra l'altro di tre figli di 8, 5 e 3 anni. 

TENSIONE: FALSO ALLARME PACCO BOMBA A CAMBERRA - All'indomani del sequestro di Sydney, un falso allarme bomba per un pacco sospetto ha indotto le autorità australiane ad evacuare il ministero degli Esteri a Canberra. L'oggetto, ritrovato nello scantinato del ministero, si è rivelato innocuo.

IL PREMIER ABBOTT: NON ERA SU LISTA SOSPETTI  - L'uomo che ieri ha sequestrato diversi ostaggi in un bar di Sydney era un "individuo profondamente disturbato", "ben noto alla polizia federale australiana ma attualmente non sulla lista dei controllati per sospetti di terrorismo". Lo ha dichiarato il premier australiano, Tony Abbott, dopo che ieri tre persone sono morte nel bar, tra cui il sedicente religioso musulmano che ha tenuto le 17 persone sequestrate per oltre 16 ore. Abbott ne ha parlato dopo aver deposto dei fiori a un memoriale improvvisato per le vittime, nel centro della città dove si sono verificati i fatti. Ha posato un bouquet di fiori bianchi in Martin Place, mentre la moglie Margie ne ha lasciato uno di fiori rossi. Ha anche scritto un messaggio e salutato la folla.  

SPAGNA, ARRESTATI RECLUTATORI ISIS   - Retata della polizia spagnola e dei servizi segreti marocchini contro una cellula di Isis che reclutava donne da inviare come spese di guerra e a combattere in Siria ed Iraq. In tutto sono state arrestate 7 persone, riferisce El Mundo. Di queste in Spagna 4 donne, tra cui una minorenne, (una nell'enclave di spagnola di Ceuta, tre in quella di Mellilla) ed un uomo a Barcellona, e due uomini nella località marocchina di Castillejos.