Domenica 5 Maggio 2024

Vertice anti Isis: "Sconfiggere i jihadisti con ogni mezzo"

La comunità internazionale a Parigi ha definito in un documento la strategia globale di lotta all'offensiva jihadista: "Impegnati a sostenere il nuovo governo iracheno nella sua battaglia con ogni mezzo necessario, compresa un'adeguata assistenza militare". Mogherini: "Minaccia globale"

Isis uccide lo scozzese David Haines (Olycom)

Isis uccide lo scozzese David Haines (Olycom)

Roma, 15 settembre 2014 - La comunità internazionale serra le fila contro i jihadisti dell'Isis. Dopo la terza decapitazione di un ostaggio occidentale, il cooperante scozzese David Haines, a Parigi i 29 Paesi presenti alla Conferenza sulla sicurezza dell' Iraq si sono impegnati ad appoggiare il governo di Baghdad con ogni mezzo, compreso "un adeguato aiuto militare". Ancora nulla che tolga il sonno allo Stato islamico, ma comunque un altro tassello nella strategia di Barack Obama per mettere insieme una coalizione contro l'offensiva jihadista.

FRANCIA, PRIMA MISSIONE - Il presidente francese, Francois Hollande, ha avvertito che "la minaccia è globale e la risposta deve essere globale", senza perdere tempo. Del resto non c'è alternativa contro i "tagliagole" del 'Daech' (l'acronimo arabo per Stato islamico), ha aggiunto il capo della diplomazia francese, Laurent Fabius: "Dobbiamo difenderci. Non possiamo solo farli arretrare, dobbiamo sconfiggerli". Stamane l'aviazione francese ha lanciato la sua prima missione: aerei-spia Rafales sono decollati dalla base militare francese di Abu Dhabi per una ricognizione sull' Iraq. Sul posto è arrivato anche il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian. Proprio un intervento aereo è stato sollecitato dal presidente iracheno, Fouad Massoum, il quale ha avvertito che senza una pronta risposta "forse lo Stato islamico occuperà altri territori".

LA POSIZIONE DI ROMA - L'Italia ha inviato nei giorni scorsi i primi due carichi di armi e munizioni ai 'peshmerga' curdi nel nord dell' Iraq, ha riferito il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, spiegando che Roma avrà anche un ruolo politico per far lavorare insieme la coalizione, giovandosi delle "buone relazioni con tutti i Paesi della regione". L'Isis rappresenta ''una minaccia globale che non conosce confini''. ''Siamo tutti d'accordo sulla necessità di agire insieme, sul senso di urgenza: fare presto, fare insieme'', ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. I primi aerei di ricognizione francesi sull'Iraq si sono levati in volo questa mattina. Si alzeranno in volo anche aerei italiani? "No - ha risposto Federica Mogherini - l'Italia ha deciso l'invio di armi, munizioni, soprattutto l'invio di materiale per il sostegno umanitario, che è una priorità".

ANCHE LA RUSSIA FORNIRA' SOSTEGNO  - La Russia fornirà il "proprio contributo allo sforzo comune" nella lotta contro le milizie jihadiste dell'Isis, ma con "un obbiettivo di più ampio respiro, la preparazione di un'analisi in profondità di questa situazione", ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine della Conferenza internazionale. Il "contributo" servirà a "garantire che le autorità irachene siano in ritardo di combattere i terroristi per assicurare la sicurezza dello Stato", ha spiegato Lavrov avvertendo però che aiuti militari simili verrano destinati anche alla Siria, "che deve affrontare un'analoga minaccia terroristica".

L'IRAN FRENA - Si è chiarito invece che, contro l'Isis, non si formerà l'anomala alleanza Usa-Iran. Teheran ha fatto sapere di aver respinto da tempo la richiesta di collaborazione arrivata dagli Usa: "Già nei primi tempi, gli Usa avevano chiesto attraverso l'ambasciatore in Iraq se potevamo cooperare contro l'Isis", ha raccontato la Guida suprema della repubblica islamica, Ali Khamenei. Ma la richiesta è stata respinta al mittente perché gli americani "hanno le mani sporche di sangue", ha affermato.

DOCUMENTO CONCLUSIVO VERTICE: TUTTI I MEZZI PER FERMARE ISIS  - ''C'è urgente necessità di porre fine alla presenza di Daesh (Isis) nelle regioni in cui ha preso posizione in Iraq'': così nel documento conclusivo del vertice di Parigi. I circa 30 Paesi partecipanti ''si sono impegnati a sostenere con tutti i mezzi necessari il nuovo governo iracheno nella lotta contro Daesh, incluso un aiuto militare appropriato''.  In particolare i partecipanti al summit  si sono "impegnati a sostenere il nuovo governo iracheno nella sua battaglia con ogni mezzo necessario, compresa un'adeguata assistenza militare". Tale assistenza, viene precisato, dovrà essere "in linea con le necessità espresse dalle autorità irachene, nel rispetto del diritto internazionale e senza mettere a rischio la sicurezza della popolazione civile". Il comunicato diffuso dalle autorità francesi aggiuge che affrontare il gruppo terrorista è "una questione urgente", ma non specifica che tipo di aiuto militare sarà dato a Baghdad. Il gruppo jihadista di Daesh (Isis, lo stato islamico) ''costituisce una minaccia per l'Iraq ma anche per l'insieme della comunità internazionale'', continua il documento. ''Per sradicare Daesh è necessaria un'azione determinata, in particolare, prendendo le misure per prevenire la radicalizzazione, coordinando l'azione di tutti i servizi di sicurezza e rafforzando la sorveglianza delle frontiere''.