Mercoledì 8 Maggio 2024

Killer, droga e armi in saldo. Viaggio nel lato oscuro del web

Un hacker svela i segreti del ‘deep web’, regno di anonimi e illeciti

Il Web 'illegale'

Il Web 'illegale'

Modena, 15 luglio 2015 - È UNA discesa verso l’inferno. Tra illegalità e crimini che rasentano la follia pura. Quanto sono labili i confini tra la Rete che tutti conosciamo e i meandri di un web sconosciuto ai più? Basta un dato: i link indicizzati da Google sono più di mille miliardi, mentre quelli non intercettabili sono almeno 500 volte di più. In gergo viene chiamato deep web, la Rete invisibile che sfugge a qualsiasi motore di ricerca. Motivo? Per navigarla serve un programma specifico, solitamente Tor, che rende possibile l’anonimato. Cacciatori di teste, sicari, droga, pornografia, armi, organi umani, denaro contraffatto, false identità. Le possibilità di acquisto e vendita sono infinite e inquietanti. Qui Google non serve: per trovare i siti è necessario affidarsi a forum e indirizzi suggeriti da altri utenti. La valuta corrente è il bitcoin, una moneta virtuale. Noi questo universo oscuro lo abbiamo visto coi nostri occhi. Ad aiutarci quello che in gergo viene definito ‘hacker’, un super esperto di computer modenese (che chiameremo Mattia) in grado di installare e navigare con programmi a noi sconosciuti. L’intento non è spiegare come si accede, ma raccontarne una perlustrazione sufficiente a rendersi conto che internet può trasformarsi in un covo imprendibile di criminali e uomini senza scrupoli. Sul suo computer Mattia ha già installato Tor e in pochi secondi la schermata è pronta: la homepage sembra Google, ma non lo è, nonostante il logo e l’aspetto siano identici.

«Questo è Grams – spiega Mattia –. Qui puoi trovare inserzioni pubblicate sui mercati neri: basta inserire parole come ‘armi’ o ‘droga’ (necessariamente in inglese, ndr) per venire rimandati a siti specifici». Le spiegazioni di Mattia sono accattivanti, ma siamo impazienti di vedere qualcosa. «Allora preparati perché ci sono annunci abbastanza pesanti», ci confida. Apparentemente si tratta di semplici elenchi di indirizzi e documenti in inglese. «Siamo su Hidden Wiki – spiega il nostro Caronte 2.0 –. Fino a qualche tempo fa c’era Silk Road, una specie di e-Bay della droga, ma poi è stato chiuso dall’Fbi nel 2013».

Gli indirizzi sono decine e decine. Mattia li scorre: «Ecco qua, questo è fantastico». E clicca su uno dove compare la parola ‘Hitman’, che tradotto significa letteralmente ‘sicario’. Si tratta di una community di killer su commissione, costellata di nomi improbabili: scegliamo ‘Mr. Blood’. «Uccido qualsiasi persona nell’Unione Europea  – recita il suo curriculum –. Posso portare a termine il lavoro in un mese. Sono preciso e, se possibile, non uso armi. Preferisco veleni e sostanze letali e su richiesta posso scattare una foto della vittima».

Vero o falso? Decidiamo di non procedere e andiamo oltre. Il deep web è anche un grande bazar della droga e Mattia clicca su un indirizzo che riporta la dicitura ‘Drug market’. Anche qui c’è di tutto, con tanto di foto: ectasy, psicadelica, hashish, mariujana e sostanze dai nomi sconosciuti. C’è la special queen, l’amnesia, la giamaicana. Si paga solo in bitcoin con spedizioni in tutto il mondo. Dieci grammi di cannabis si trovano a 0,50 bitcoin (105 euro) e cinque pastiglie di ecstasy  provenienti dal Belgio, costano 0,087 bitcoin (nemmeno 15 euro). 

IL NOSTRO viaggio continua. Mattia apre un altro sito, che garantisce essere tra i più famosi. Si chiama Middle Earth e il riferimento all’universo del Signore degli Anelli è palese. «Qui si trovano soprattutto armi e droga a basso costo», ci spiega. L’anticipazione dell’hacker viene confermata poco dopo: davanti ai nostri occhi si apre una pagina con un mosaico di foto e didascalie. Una pistola Glock. Una Keltec 9. Addirittura un kalashnikov. I prezzi, sempre rigorosamente in bitcoin, vanno dai mille euro ai 1.750.

Nel deep web si possono comprare anche nuove identità. Mattia torna su Hidden Wiki, scorre i vari link e ne sceglie uno dal titolo ‘Usa citizenship’. Nella schermata spunta la Statua della Libertà con una bandiera degli Stati Uniti sullo sfondo. Vero o no che sia, la cittadinanza statunitense, con tanto di passaporto e patente di guida, viene offerta a poco meno di 6mila dollari. Mentre, stupito, faccio due conti e annoto sul taccuino le tappe del mio viaggio virtuale, Mattia è già ripartito verso un altro ‘girone infernale’. «Ti faccio vedere Pinkmeth, un sito che raccoglie immagini porno pubblicate da ex fidanzati traditi». Rifiutiamo. Meglio fermarci. Il deep web è anche vendetta, squallore, perdizione, e, nei casi più estremi, pedopornografia. Salutiamo Mattia. La nostra discesa negli inferi del web finisce qui.