SERENA SARACINO
Roma, 21 marzo 2016 - "Era troppo tardi per guidare". Un Erasmus che diventa maledetto, giovani vite spezzate e sette famiglie distrutte. Alessandro Saracino, padre di Serena Saracino, morta nel tragico incidente in Spagna, non si dà pace: "L'ho mandata in Spagna tranquillo e ora è morta". Alessandro è fra i primi famigliari delle vittime a rilasciare dichiarazioni: "Era una ragazza bellissima, la nostra unica figlia, vivevamo per lei", dice di Serena. Lui, il papà, è in Spagna con la moglie, sono corsi lì subito dopo essere stati informati dalla Farnesina, per effettuare il riconoscimento della salma. "Me l'hanno schiacciata", il suo grido di dolore.
Serena, 22enne torinese, avrebbe compiuto lunedì prossimo 23 anni. Suo padre Alessandro esercita la professione di medico di base a Settimo Torinese. La famiglia Saracino vive però a Torino, dove Serena studiava Farmacia all'università e da dove era partita circa un mese fa per Barcellona per il programma Erasmus. "Ciò che chiedo è che queste cose non accadano mai più - dice il signor Saracino - e che gli spostamenti di questi giovani, che sono la nostra speranza e il nostro futuro, avvengano in sicurezza con mezzi in buone condizioni e non alle 4 del mattino con autisti forse stanchi. Non è colpa di nessuno, ma non è possibile che i giovani che vengono in un paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in un modo così assurdo". E nel pomeriggio insiste: "Era troppo tardi per guidare, con gente giovane che era venuta in questo Paese per goderne e studiare e alla fine è morta".