Spagna, il bus di studenti Erasmus distrutto (LaPresse)
Barcellona, 21 marzo 2016 - Morte in Erasmus a causa di un colpo di sonno. Il nostro Paese è in lutto per 7 le ragazze italiane morte nel tragico incidente che ieri ha coinvolto un pullman di studenti Erasmus in Catalogna (Spagna). Si tratta di Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza. Tredici le studentesse decedute in tutto, fra cui anche due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca.
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LE VITTIME ITALIANE - Fra le vittime italiane ci sono tre ragazze toscane, Valentina Gallo, 22 anni, fiorentina, Lucrezia Borghi di Greve in Chianti (Firenze), e Elena Maestrini, 21 anni, di Gavorrano (Grosseto), deceduta in ospedale in un secondo momento. Morta sul colpo invece la piemontese Serena Saracino, 22 anni, studentessa dell'Università di Torino. Dalla Liguria proveniva Francesca Bonello: genovese di 24 anni iscritta al quarto anno della facoltà di Medicina. Sempre dalla facoltà di Medicina, ma da Roma, arrivava Elisa Scarascia Mugnozza. Originaria di Gemona (Udine), invece, era Elisa Valent. Le salme sono state depositate nel piccolo obitorio della cittadina di Tortosa, a 20 km circa dal luogo del disastro, dove arrivano a mano a mano le famiglie.
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I feriti italiani sono quattro: due versano in condizioni serie. Tra loro una torinese, Annalisa Riba, 22 anni, in attesa di essere operata e Laura Ferrari, una ragazza dell'ateneo di Modena che ora si trova con i familiari. Tra i feriti anche una studentessa dell'Università di Bologna, Valeria M.. La giovane, una 22enne di Catanzaro, sta bene.
I FERITI - In totale sono 24 i giovani ancora ricoverati in ospedale, di cui uno in stato critico. Si tratta di persone di età comprese tra 20 e 34 anni, otto uomini e 16 donne, ha riferito il ministro della Sanità della Catalogna. I ricoverati sono di 13 nazionalità diverse e provengono da: Italia, Irlanda, Norvegia, Svezia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Germania, Olanda, Ungheria, Turchia, Slovacchia e Regno Unito.
L'AUTISTA - "Mi spiace, mi sono addormentato". Sarebbero state queste le parole dell'autista ai servizi di emergenza una volta arrivati sul luogo della tragedia. L'uomo, 62 anni, è indagato per omicidio colposo per "grave imprudenza" ed è ricoverato in terapia intensiva a causa di complicazioni polmonari. Dai test non è emerso il consumo di alcol o droghe, nè risultano incidenti nei suoi 17 anni di carriera. Intanto è emerso che il bus era dotato di cinture di sicurezza, ma che alcune delle 13 studentesse morte non le indossavano.
LO SCHIANTO - Il pullman stava riportando a Barcellona il gruppo che tornava da Valencia. Intorno alle 6 del mattino, sull'autostrada che collega la Catalogna con la Francia, all'altezza di Tarragona, si è scontrato frontalmente con un altro veicolo che viaggiava in direzione opposta. E' stata una strage FOTO. A bordo del bus c'erano 57 passeggeri soprattutto studenti Erasmus dell'Università di Barcellona che avevano passato la notte a Valencia per il festival dei fuochi d'artificio: giovani fra i 22 e i 29 anni, di 22 nazionalità diverse, anche italiana.
RINVIATA DIREZIONE PD - Mentre l'Università di Barcellona ha osservato un minuto di silenzio per le vittime, messaggi di solidarietà arrivano dagli Atenei italiani. E in segno di lutto salta la direzione Pd, rinviata al 4 aprile. Al cordoglio per le vittime si è unito anche il Presidente della Repubblica Mattarella: "Sono profondamente addolorato per il gravissimo e assurdo incidente avvenuto in Spagna, che ha provocato la morte di tante giovani universitarie, soprattutto italiane". "E' un giorno molto triste per l'Italia e tutta l'Europa". Renzi è arrivato in Catalogna nel pomeriggio per rendere omaggio alle famiglie delle vittime.