Domenica 5 Maggio 2024

ICARDI ZITTISCE I FISCHI A MAZZARRI

Giulio Mola Milano ZITTA zitta, tra polveroni societari e fischi all'allenatore, l'Inter imbocca la strada giusta al bivio della stagione, supera l'imbattuta Sampdoria dopo aver rischiato di perdere (traversa di Duncan nel recupero del primo tempo, paratona di Handanovic su Eder un minuto prima del gol) e si piazza ad un punto dal terzo posto. Per la gioia di Mazzarri, dei tifosi e di una squadra che mai ha smesso di crederci in una serata molto difficile. Decide ancora una volta Icardi, l'unico bomber pronto a rispondere presente, visto il perdurante digiuno di Palacio. Curioso che la rete decisiva arrivi ancora una volta su rigore (contestatissimo dai blucerchiati), il secondo consecutivo a favore dei nerazzurri. Un doppio evento memorabile secondo alcuni. Per novanta minuti non si era invocato altro, pure uno striminzito 1-0 capace di muovere la classifica per rasserenare l'ambiente. E invece Palacio e soci a lungo erano stati ingabbiati dalla formazione solida e pungente diretta da Mihajlovic, non a caso indicato come possibile sostituto di Mazzarri per la prossima stagione. Per l'allenatore nerazzurro, in effetti, non è stato piacevole ascoltare nuovi fischi che lo hanno indotto ad una plateale reazione alla fine della prima frazione di gioco, quando ha mandato a quel paese chi lo contestava mentre si dirigeva verso gli spogliatoi. Certo, l'Inter non stava giocando bene, ma sarebbe ingiusto sottovalutare la grande emergenza con cui il livornese ha affrontato la partita. Prima frazione divertente solo a tratti, con tre occasioni per i padroni di casa ed un paio per gli ospiti, ma partita infarcita da errori in fase di palleggio. Palacio (2' e 11') aveva l'opportunità per sbloccarsi ma prima concludeva male e poi si faceva respingere il tiro da Romero. Cosa che succedeva più avanti a Icardi ben servito da Kovacic. Samp attenta e coperta ma pronta a ripartire con Gabbiadini ed Eder sulle fasce e a sfondare per vie centrali con Obiang e Palombo (al 28' piattone alto di quest'ultimo da buona posizione). Ripresa con ritmi più elevati. Palacio ci provava subito, poi lo zoppicante Hernanes lasciava il posto a Kuzmanovic. Gli ospiti per due volte provavano a far male, con Okaka e Gabbiadini che impegnavano Handanovic. Saltavano le marcature, l'Inter si riversava avanti ma Palacio continuava a divorarsi gol e pure Kuzmanovic sprecava malamente di sinistro. Finale thriller: dal possibile vantaggio doriano (42') con Handanovic che deviava la conclusione ravvicinata di Eder al rigore (44') per fallo di Romagnoli su Kuzmanovic: Russo fischiava con molta titubanza, Icardi non sbagliava e i doriani perdevano la prima gara dopo 8 turni. Per l'Inter un po' di pace e sorrisi. Ne aveva bisogno.