Giovedì 16 Maggio 2024

Siria, rapimento di Greta e Vanessa: "Pagato riscatto di 11 milioni di euro"

Una delle persone coinvolte nel negoziato condannato per essersi intascata metà del riscatto

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Afp)

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Afp)

Roma, 5 ottobre 2015 - A dieci mesi dal rilascio di Greta e Vanessa, le due ragazze italiane rapite in Siria, emergono nuovi dettagli sulla liberazione delle due ragazze, sulla quale ci sono sempre stati numerose incognite. Secondo fonti giudiziarie di Aleppo, per il rilascio delle due giovani sarebbe stato pagato un riscatto di 11 milioni di euro. Riscatto da sempre negato dal ministro degli Esteri Gentiloni.

Ma l'Ansa, in possesso di alcuni documenti, ha affermato che una delle persone coinvolte nel negoziato è stata condannata per essersi intascata circa metà del riscatto. Secondo alcune fonti giudiziarie di Aleppo, il "tribunale islamico" del Movimento Nureddin Zenki, una delle milizie già indicata come coinvolta nel sequestro, ha condannato Hussam Atrash, descritto come uno dei signori della guerra locali, capo del gruppo Ansar al Islam. Secondo la condanna, Atrash, basato ad Abzimo, la località dove scomparvero Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, si è intascato 5 dei 12 milioni e mezzo di dollari, equivalenti a poco più di 11 milioni di euro. I restanti 7 milioni e mezzo sono stati divisi tra i restanti signori della guerra locali.