Domenica 5 Maggio 2024

Thailandia, i due italiani restano in carcere

I due altoatesini finiti nei guai per aver aver strappato e gettato a terra alcune bandiere thailandesi saranno espulsi

Thailandia, italiani arrestati: un fermo immagine del video (Ansa)

Thailandia, italiani arrestati: un fermo immagine del video (Ansa)

Roma, 10 gennaio 2017 - Non sono ancora stati rilasciati i due giovani italiani italiani arrestati in Thailandia con l'accusa di aver strappato e gettato a terra alcune bandiere nazionali. I due ragazzi altoatesiniTobias Gamper e Ian Gerstgrasser, sono stati processati questa mattina e condannati con la condizionale, in attesa di espulsione. I termini della pena saranno diffusi solo domani, per usufruire della condizionale la pena dovrà necessariamente essere inferiore ai due anni. Diversamente da quanto inzialmente si era appreso, i due giovani sono quindi ancora in cella sotto sorveglianza della polizia. Qui resteranno presumibilmente almeno fino a domani, poi dovrebbero cavarsela - salvo colpi di scena, con una pena pecuniaria. L'iter di espulsione prevede la consegna dei due nei prossimi giorni alla Polizia dell'immigrazione del Paese, con successiva custodia nel centro di detenzione temporanea dell'immigrazione di Bangkok, prima di un rimpatrio che avverrà verosimilmente nel giro di alcune settimane. A quanto risulta si starebbe già predisponendo il loro trasferimento nella capitale Bangkok.

LA VICENDA - In un video di sabato mattina alle 3.30 i ragazzi erano stati ripresi mentre danneggiavano alcune bandiere all'esterno di un negozio nella cittadina di Krabi, una delle mete turistiche più frequentate del Paese. Individuati grazie alle telecamere di sicurezza che hanno registrato l'episodio, i due sono stati arrestati. In un video compaiono davanti ai poliziotti mentre si scusano in inglese: "Siamo davvero dispiaciuti, non volevamo essere offensivi, davvero", dicono. "Siamo di un altro Paese e nel nostro la bandiera non è così importante. Eravamo molto, molto ubriachi. Amiamo il popolo thailandese, ci piace tutto ma non conosciamo la legge". Parole che avevano scatenato polemiche e che oggi ridimensiona il governatore altoatesino Arno Kompatscher: "Alle loro affermazioni, credo, non va attribuito alcun significato di carattere politico". "Spero che la vicenda conclusasi felicemente dei due giovani altoatesini arrestati ed ora liberati in Thailandia sia per loro un ammonimento ad attuare comportamenti consoni, non soltanto all'estero ma anche a casa loro", ha aggiunto il governatore altoatesino. Kompatscher ha ricordato di essere stato in stretto contatto con la Farnesina, da dove già ieri era trapelata l'ipotesi di una felice conclusione della vicenda. Quanto accaduto, ha commentato ancora Kompatscher, dovrà essere anche un utile insegnamento sui danni che provoca l'abuso di alcool.