Venerdì 26 Aprile 2024

Terremoto in Messico, i morti salgono a 61

Paura per un numero non precisato di persone sono rimaste intrappolate nella sede del comune di Juchitan, una delle città più colpite

Sfollati in Messico dopo il terremoto (Lapresse)

Sfollati in Messico dopo il terremoto (Lapresse)

Città del Messico, 9 settembre 2017 - Continua a salire il bilancio dei morti nel terribile terremoto in Messico: ora siamo a quota 61, come rende noto il presidente Enrique Pena Nieto, precisando che del totale delle persone decedute, 45 hanno perso la vita a Oaxaca (delle quali 36 nella città di Juchitan), 12 nel Chiapas e 4 a Tabasco. 

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Pena Nieto, che ieri ha visitato le zone colpite dal sisma, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale in ricordo delle persone che hanno perso la vita ribadendo l'appello alla popolazione a "stare all'erta" per l'eventualità di una nuova forte replica. 

Ma verosimilmente il bilancio delle vittime è destinato a crescere ancora: un numero non precisato di persone sono rimaste intrappolate nella sede del comune di Juchitan, parzialmente crollato dopo il terremoto in Messico: lo confermano i media locali, che riferiscono di un poliziotto, Juan Jimenez Regalado, del quale non si sa niente da ieri. Il 'palacio municipal' è venuto giù per un 50%, aggiungono i media. Centinaia di persone sono rimaste ferite e le abitazioni che hanno subito danni sono un migliaio. È crollato parzialmente anche un ospedale della città

L'URAGANO KATIA - Intanto l'uragano Katia - il terzo ciclone che fino a venerdì era attivo nell'Atlantico, insieme a Irma e Josè - non fa più paura. Katia, che all'alba italiana ha toccato terra in Messico come urgano di categoria 1, poco dopo si è trasformato in tempesta tropicale con venti fino a 70 chilometri orari. Stamane l'evento meteorologico avanza verso l'interno del Messico; ma secondo il servizio meteo statunitense Katia subirà "un rapido indebolimento" fino a "dissiparsi" oggi stesso. 

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