Martedì 23 Aprile 2024

Messico, terremoto di magnitudo 8.2. Almeno 59 morti

L'epicentro al largo della costa del Chiapas. Persone bloccate dentro un hotel parzialmente crollato

Terremoto in Messico: soldati al lavoro tra le macerie (Ansa)

Terremoto in Messico: soldati al lavoro tra le macerie (Ansa)

Città del Messico, 8 settembre 2017 - Paura in Messico per un terremoto di straordinaria intensità, il più violento degli ultimi 100 anni. Il sisma (8,2 gradi di magnitudo sulla scala Richter) ha scosso il sud e il centro del Paese nella notte locale (i sismografi si sono fermati alle ore 23.49, le 6.49 in Italia). Finora si contano 59 morti. L'epicentro è stato localizzato al largo della costa del Chiapas, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza: per la precisione a 96 chilometri a Sud-Ovest di Pijijiapan, a una profondità di 35 chilometri. Ovunque ci sono macerie e distruzione.

Alla fortissima scossa è succeduta una sequela di repliche: almeno 65 solo nella prima metà della mattina, la più forte è stata di magnitudo 6,2 a dodici minuti da quella di 8.4 e poi altre tre tra 5,4 e 5,2. Una situazione non facele, considerando che il Messico inoltre è minacciato anche dall'uragano Katia, che potrebbe abbattersi sulle sue coste orientali. L'uragano di categoria uno è a circa 300 chilometri al largo di Tampico con venti di 140 chilometri l'ora.

SOS TSUNAMI - Immediato è scattato anche l'allerta tsunami per la costa occidentale di Messico e per quelle di Ecuador, Nicaragua, Panama, Guatemala, Honduras, El Salvador e Costa Rica. In alcune zone si sono registrate onde alte oltre un metro. Più tardi l'allarme è stato revocato, ma i governatori degli Stati del sudest, quali Oaxaca, Chiapas e Tabasco, hanno chiesto alle popolazioni dei villaggi lungo le coste di allontanarsi.

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LE VITTIME - Il bilancio delle vittime si aggrava con il procedere delle ore: le ulitme cifre fornite dalle autorità messicane parlano di almeno 58 morti, cui si aggiunge una vittima in Guatemala. In totale i morti accertati in Messico sono 45 nello stato di Oaxaca, con Juchitan la citadina più colpita, 10 in Chiapas e 3 nello Stato di Tabasco. Il direttore della protezione civile del Chiapas ha aggiunto che 120 persone sono rimaste ferite nello Stato. 

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PERSONE SOTTO HOTEL CROLLATO - E ci sono persone intrappolate dentro un hotel a Matias Romero, nell'Istmo di Tehantepec (Oaxaca). Lo riferisce la protezione civile, specificando che l'albergo di sei piani 'Ane Centro' è crollato parzialmente ed è rimasto appoggiato su uno dei lati. Diversi i feriti mentre i soccorsi lavorano per rimuovere le macerie. Nella vicina località di Juchitan è crollata una piccola chiesa, oltre al palazzo municipale, alcune abitazioni e negozi: si teme quindi che ci possano essere delle vittime.

PANICO A CITTA' DEL MESSICO -  Panico nella capitale, la megalopoli Città del Messico, a oltre mille chilometri dall'epicentro: sono suonate le sirene d'allarme e in migliaia hanno lasciato le proprie abitazioni riversandosi in strada: molti gli edifici che tremavano vistosamente. In vari quartieri dell'immensa città è mancata l'elettricità, e il blackout acuisce comprensibilmente la paura.

Il governo messicano ha reso noto che le scuole nella capitale, Città del Messico, oggi rimarranno chiuse "per poter precedere ad una revisione delle infrastrutture". il servizio metro e l'aeroporto internazionale funzionano e non ci sono danni agli ospedali, ha fatto sapere il capo del governo locale, Miguel Ángel Mancera, parlando a Televisa.

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IL PRESIDENTE PENA NIETO - Subito dopo la fortissima scossa il presidente, Enrique Pena Nieto, con un tweet ha assicurato che l'apparto della protezione civile nazionale si è subito messo in moto.

Nieto ha dichiarato che almeno 50 milioni di persone hanno avvertito le scosse e che è probabile che nelle prossime 24 ore si presentino forti repliche del terremoto, sebbene sia probabile saranno "di grado minore". Parlando a Televisa, ha detto che "bisognerà stare più che attenti" perché le repliche potranno avere magnitudo superiore al grado 7. Ha anche ricordato che il drammatico terremoto di magnitudo 8,1 che colpì il Paese il 19 settembre 1985 fu seguito da una scossa di potenza 7,5. Peña Nieto ha poi sottolineato che l'allerta tsunami nello Stato di Chiapas, dove è stato registrato l'epicentro, "non comporta un grave rischio".

Il presidente ha anche sottolineato che si tratta del "più forte terremoto nel Paese almeno negli ultimi cent'anni" e che ci sono già state 65 repliche e che il rischio è che entro 24 ore ce ne siano altre, anche potenti e pericolose.

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GUATEMALA - Investito violentemente anche il confinante Guatemala, dove la violenza del fenomeno è stata classificata a 7,3 della scala Richter, secondo le prime informazioni fornite dall'Instituto Nacional de Sismologia, Vulcanologia, Meteorologia e Hidrologia (Insivumeh). Una persona è morta, ha comunicato il presidente del Paese Jimmy Morales. "Abbiamo notizie di danni e della morte di una persona, anche se non abbiamo ancora i dettagli", ha detto parlando alla Tv di Stato. Il decesso sarebbe avvenuto nello stato di San Marcos, vicino al confine con il Messico. Morales ha invitato i cittadini alla calma

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VIDEO, LA DANZA DEI LAMPADARI

Il meccanismo che ha generato questo terremoto, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv, è legato alla placca oceanica che spinge sotto quella continentale americana.Il Messico si trova sul punto di incontro di 5 placche tettoniche e l'attività sismica è sempre stata significativa. Nel 1985 un terremoto di grado de 8.1 devastò gran parte della capitale Città del Messico provocando oltre 10 mila morti.