Giovedì 2 Maggio 2024

Siria, portavoce Unicef in lacrime: "L'umanità è morta"

Save the Children Italia: "Siamo oltre l'inferno"

Siria, attacco chimico, strage di bambini (Ansa)

Siria, attacco chimico, strage di bambini (Ansa)

Roma, 4 aprile 2017- Choc e sgomento nella associazioni di tutela dell'infanzia, dopo la strage di bambini in Siria nell'attacco chimico attribuito ad Assad che ha fatto decine di morti. "Siamo oltre l'inferno - dice Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia -. Le immagini che arrivano dalla Siria, i corpi senza vita di quei bambini, sono la testimonianza che siamo di fronte ad un orrore che è quello già visto nei campi di concentramento nazisti. Nessuno può più tacere o aspettare di fronte a tutto questo. La Comunità internazionale ha il dovere di intervenire immediatamente o sarà per sempre complice di quello che sta accadendo". A sei anni dall'inizio del conflitto in Siria, che si stima abbia fatto finora oltre 470.000 vittime - ricorda Save the Children - sono ancora 5,8 milioni i bambini che vivono sotto i bombardamenti e hanno bisogno di aiuti e sono almeno 3 milioni i bambini che hanno oggi sei anni e non hanno mai conosciuto altro che la guerra.

FOCUS I medici sospettano l'uso di gas Sarin

"Immagini sconvolgenti, l'umanità è morta oggi in Siria", ha detto Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, piangendo al telefono con l'Ansa, mentre davanti ai suoi occhi scorrevano le terribili foto di Idlib. Per Iacomini, tuttavia, "non ci sono figli di Assad e dei ribelli, le vittime sono i bambini, per una guerra che non hanno voluto". L'Onu ha "smesso di contarli nel 2013, quando i morti erano circa 11 mila. Ora si teme che le vittime minori si siano almeno quintuplicate, se non di più", spiega il portavoce dell'agenzia, facendo un disperato appello alla "comunità internazionale, perché ponga fine a questo calvario, dopo sei anni di inferno, costato la vita ad oltre 500mila persone".

"Oltre il Vietnam e oltre Sarajevo"

Queste ultime immagini, con bambini intubati e apparentemente privi di ferite - che accreditano così l'ipotesi di una morte per veleno - sono di una "ferocia e violenza mai viste, oltre il Vietnam e oltre Sarajevo, evocano un calvario che non ha precedenti dalla Shoah, soprattutto per i bambini", rileva Iacomini. "L'umanità oggi è morta, e nessuno è riuscito a trovare una soluzione". Sotto accusa ci sono le "grandi potenze" (Cina e Russia, ndr) che hanno posto il veto in Consiglio di Sicurezza su sanzioni contro la Siria per l'utilizzo di armi chimiche, ma anche gli altri Stati, che "non sono stati all'altezza, ciascuno con i propri egoismi". Un appello è rivolto anche alla "classe politica italiana" perché esprima una "condanna senza se e senza ma", ma anche ai cittadini, che "non hanno chiesto ai propri governi di porre fine a questo scempio". Per questo l'Unicef chiede "un grande movimento di pace di tutti i popoli, che facciano pressione" sui i loro politici, è l'appello di Iacomini.