Siria, attacco chimico a Idlib. Un massacro, strage di bambini: foto choc

Almeno 58 morti. L'accusa delle forze di opposizione: raid aereo governativo con gas tossici. L'indignazione del mondo. Ma l'esercito: "Mai usato armi chimiche". Erdogan chiama Putin: "Inumano"

Attacco chimico in Siria, un uomo intossicato (Afp)

Attacco chimico in Siria, un uomo intossicato (Afp)

Beirut, 4 aprile 2017 - Siria sotto choc per un sospetto attacco chimico che ha causato la morte di decine di persone nella provincia di Idlib, controllata dai ribelli. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) parla di 35 deceduti, tra cui 9 bambini, tutti vittime di un raid aereo che avrebbe sprigionato "gas tossici" contro la citttadina di Khan Sheikhun. Per l'Osdh, l'Osservatorio siriano, i morti sono 58 (11 bambini). Un razzo si è schiantato su un ospedale nel Nord del Paese dove i medici stanno curando le vittime intossicate. I medici sospettano l'utilizzo del gas Sarin (VIDEO). Dito puntato contro il presidente siriano Bashar al-Assad. Ma dall'esercito siriano arrivano però smentite: fonti militari negano infatti che le forze di Bashar al Assad abbiano mai usato armi chimiche.

IDLIB - La provincia di Idlib è controllata da gruppi di insorti e dai qaedisti del Fatah al Sham, (ex Fronte al Nusra). Secondo le Nazioni Unite, ospita anche 900mila sfollati provenienti da altre zone di guerra.

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FOTO CHOC DEI BAMBINI - Le agenzie di stampa hanno diffuso immagini che mostrano i soccorritori mentre intubano i feriti. Foto durissime documentano file di cadaveri: gruppi di bambini seminudi, ammassati gli uni sugli altri, le braccia rigide e gli occhi ancora spalancati. Il gas tossico provoca nelle vittime vomito e schiuma alla bocca e in ultima istanza porta a morte per soffocamento. 

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ASSAD SOTTO ACCUSA - La Coalizione siriana, raggruppamento delle opposizioni con sede all'estero, punta il dito contro il governo. E anche la Casa Bianca non ha dubbi sulle responsabilità e ha attribuito "queste azioni odiose" direttamente al governo di Assad. L'amministrazione Trump ora ritiene che la cosa migliore "nell'interesse del popolo siriano" è che il presidente siriano non governi più il Paese. Solo la settimana scorsa, prima il segretario di Stato Rex Tillerson e poi l'ambasciatore Usa all'Onu, Nikki Haley, avevano affermato che la "rimozione di Assad non è una priorità" dell'amministrazione. Secondo la Casa Bianca comunque la situazione è imputabile alla precedente amministrazione che "non fece nulla" dopo che il presidente siriano varcò la cosiddetta "linea rossa" fissata da Obama. Il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, ha affermato che su Russia e Iran gravano "grandi responsabilità morali".

UE - L'alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, dice che quello che è successo in Siria è "un drammatico promemoria del fatto che la situazione sul terreno continua ad essere drammatica. Ovviamente c'è una primaria responsabilità del regime, perché la sua responsabilità è quella di proteggere il suo popolo, non di attaccarlo".

VIDEO Mogherini: guerra in Siria si risolve solo politicamente

"Chi sostiene Assad è responsabile"

FRANCIA DURISSIMA - Sul caso intanto si muove anche la Francia che chiede una riunione "urgente" del consiglio di sicurezza dell'Onu.Il presidente Francois Hollande, una nota diffusa dall'Eliseo, attacca: "Ancora una volta il regime siriano negherà l'evidenza delle sue responsabilità. Come nel 2013, Bashar Al-Assad, conta sulla complicità degli alleati per beneficiare di una impunità intollerabile. Chi sostiene questo regime può misurare una volta di più la portata della sua responsabilità politica, strategica e morale".

L'IRA DELLA TURCHIA - Per Erdogan l'attacco con gas tossici in Siria è "inumano" e costituisce una minaccia per i negoziati di pace. Il presidente turco ne ha discusso a telefono con Putin. L'attacco è "un crimine contro l'umanità" che "merita una punizione" e che "può distruggere l'intero processo" di pace avviato ad Astana, ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.

GRAN BRETAGNA - Furiosa anche la Gran Bretagna. Il ministro degli Esteri, Boris Johnson, ha definito "orribili" le notizie che arrivano dalla Siria, chiedendo che "i responsabili vengano portati davanti alla giustizia". In un comunicato diffuso dal Foreign Office si legge: "Se non possiamo ancora essere certi di ciò che è accaduto, ha tutte le caratteristiche di un attacco del regime, che ha più volte fatto ricorso alle armi chimiche".

GERMANIA - "Io condanno aspramente il palese attacco con armi chimiche in Siria. Crimini di guerra del genere devono essere puniti", dice Angela Merkel, secondo un tweet del suo portavoce Steffen Seibert, commentando l'attacco chimico in Siria.

"Ora porre fine a questo calvario"

UNICEF: L'UMANITA' E' MORTA - "Immagini sconvolgenti, l'umanità è morta oggi in Siria", ha detto all'Ansa Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, commentando tra le lacrime le ultime fotografie. "La comunità internazionale, dopo sei anni di inferno, deve porre fine a questo calvario. Non ci sono figli di Assad e dei ribelli, sono tutti vittime di una guerra che non hanno voluto", ha aggiunto, facendo appello anche ai politici italiani perché esprimano la loro condanna.

Save the Children: "Ormai oltre l'inferno"