Domenica 5 Maggio 2024

Merkel: "Non voglio diverse velocità nell'Eurozona". Due ore di incontro con Draghi

Sul tavolo anche gli attacchi a cui è sottoposta la Germania per il surplus nell'export e la tenuta dell'euro

Mario Draghi e Angela Merkel (Ansa)

Mario Draghi e Angela Merkel (Ansa)

Roma, 9 febbraio 2017 - Angela Merkel ha voluto "chiarire un equivoco" sul concetto dell'Europa a diverse velocità: "Io non sono interessata a che nell'eurozona vi siano diverse velocità", ha detto. "L'eurozona deve rimanere nel suo complesso insieme", ha aggiunto rispondendo in conferenza stampa a una domanda sull'incontro con il presidente della Bce Mario Draghi.

E' una Angela Merkel con grande bisogno di alleati quella che oggi ha incontrato a Berlino Draghi. Si parla di un vertice "di routine", ma i primi a non crederci sono la cancelliera e i suoi più stretti collaboratori. Un confronto durato più di due ore, ben oltre le attese, organizzato in tempi rapidi. Sul tavolo l'idea di un'"Europa a due velocita'" rilanciata a Malta da Frau Merkel, ma anche gli attacchi a cui è sottoposta la Germania per il surplus nell'export, a cominciare con le bordate del presidente americano Donald Trump e non solo. E ovviamente le tensioni europee, con la nuova crisi greca e le prossime elezioni "ad alto rischio" in Francia e Olanda. Merkel e Draghi hanno ben presente il quadro generale, a cominciare dalla tenuta dell'euro.

I bene informati ritengono che sia stata la cancelliera a chiedere aiuto al capo della Bce chiamandolo a Berlino, sapendo che se il tema è l'Europa lui sarà al suo fianco. Merkel avrebbe spiegato a Draghi la sua idea per il futuro dell'Europa, su cui lui si era espresso in modo scettico qualche giorno fa: non "due velocità", secondo la cancelliera, ma "a più velocità". Non con alcuni paesi a formare una sorta di club dei più forti e virtuosi, bensì un'unione "flessibile" in cui a ogni paese sono offerte più possibilità di scelta, a seconda delle proprie momentanee possibilità. In cambio dell'appoggio di Draghi, certi accenti critici nei confronti della politica monetaria della Bce potranno forse essere attenuati.