Mercoledì 24 Aprile 2024

Egitto, attacco a bus di cristiani copti

Almeno 35 morti e 25 feriti. Dieci uomini armati hanno sparato sui passeggeri mentre uno filmava il massacro. Parroco copto di Roma: "Uccisi perché hanno rifiutato di diventare musulmani"

Egitto, attacco a bus di cristiani copti. Una foto di Jaag tv

Egitto, attacco a bus di cristiani copti. Una foto di Jaag tv

Roma, 26 maggio 2017 - Un gruppo di uomini armati ha attaccato un bus su cui viaggiavano cristiani copti a Minya, nel sud dell'Egitto. Il bilancio - ancora provvisorio - del massacro, è di 35 morti e decine di feriti, secondo quanto riferito su Twitter dall'ex portavoce della chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya. Tra le vittime ci sarebbero anche molti bambini. Altre fonti, della Sicurezza e mediche parlano di 24 morti e numerosi feriti. Il bus, che trasportava circa 40 persone, era diretto dalla città di Beni Suef al monastero di Anba Samuel, sulla rotta desertica a ovest dell'Alto Egitto. Secondo le prime ricostruzioni riferite dal ministero della Sanità e da diversi media, una decina di uomini armati di mitragliatrici, con indosso divise da militari, hanno aperto il fuoco. Secondo quanto raccontato da un testimone su Twitter gli assalitori hanno prima bloccato il bus poi sono saliti a bordo e hanno iniziato a sparare mentre uno di loro filmava il massacro. 

Il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi ha dichiarato lo stato di emergenza e ha convocato una riunione con i responsabili della sicurezza e intanto le forze speciali egiziane hanno bloccato tutti punti d'ingresso e di uscita da Minya per impedire al commando di fuggire. Sull'accaduto è arrivata la condanna di Ahmed Al Tayyeb, grande imam di Al Azhar, la celebre università musulmana sunnita del Cairo. L'attentato "è inaccettabile", ha detto. "Ogni musulmano e ogni cristiano lo condanna», ha precisato. Parlando all'emittente Nile Tv Tayyeb ha poi aggiunto che "tale atto mira a danneggiare la stabilità dell'Egitto".

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PADRE COPTO: HANNO RIFIUTATO CONVERIONE ALL'ISLAM - Il parroco della chiesa copta San Mina a Roma, Padre Antonio Gabriel, in un'intervista al Tg2000 ha affermato che i cristiani sono morti perché hanno rifiutato la conversione all'Islam: "Sull'autobus c'erano anche tanti bambini. Gli hanno rubato soldi e oro. Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani. Se avessero accettato li avrebbero salvati ma i pellegrini hanno rifiutato e così sono stati uccisi. Gli hanno messo la pistola sulla testa e sul collo per ucciderli in modo diretto".